ALTRO MIRACOLO AL “RUGGI”: DIVENTA MAMMA DOPO 3 ASPORTAZIONI DI TUMORI

5 marzo 2019 | 11:52
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ALTRO MIRACOLO AL “RUGGI”: DIVENTA MAMMA DOPO 3 ASPORTAZIONI DI TUMORI

Ancora un episodio da ricordare al “Ruggi”: paziente diventa mamma dopo 8 anni di attesa e tre interventi di asportazione di tumori, grazie all’equipe del professore Raffaele Petta

Quando all’età di 43 anni ha scoperto di aspettare un bambino, nessun ginecologo ha voluto assumersi la responsabilità di seguirla. Invece il “Ruggi” di Salerno ha accettato questa ‘sfida’ e ha compiuto il miracolo.

La paziente dopo aver già subito tre interventi di asportazione di tumori benigni ed essersi sottoposta alla ricostruzione dell’utero, affetta da placenta accreta – una patologia che può mettere a rischio la vita della partoriente – da trombofilia dovuta ad un’alterazione della coagulazione del sangue e da sindrome di Gitelman, che comporta una grave perdita di magnesio e di potassio, la sua gravidanza sembrava spacciata poiché l’utero rischiava di rompersi in qualsiasi momento.

Il suo sogno di maternità si è avverato lo scorso 15 febbraio quando, dopo essere stata seguita dal professore Raffaele Petta, Direttore dell’Unità operativa “Gravidanza a rischio” dell’Ospedale “Ruggi” di Salerno, che ha preso in cura la paziente monitorando costantemente la delicatissima gravidanza, ha potuto finalmente stringere al petto la sua bambina, un miracolo di un chilo e 980 grammi venuto alla luce grazie all’equipe diretta dal Primario professore Raffaele Petta e composta dal dottor Mario Polichetti,dal dottore Joseph Allegro, dall’ostetrica Patrizia Santoro e dagli anestesisti Teresa Di Gennaro e Flora Minichino.

E’ una storia a lieto fine quella che vede protagonista un’avvocatessa salernitana che, con il parto, ha vinto la scommessa più importante della sua vita, riuscendo a portare a termine quella gravidanza ritenuta impossibile da molti dei ginecologi che l’avevano avuta in cura e che già da tempo, vista la complessità del quadro clinico della donna, volevano procedere ad un’isterectomia per rimuovere l’utero. Madre e figlia stanno bene e, presto, potranno tornare a casa.