CAPRI: NASCE “IL TAVOLO DEL MARE” PER DIRE BASTA AL CAOS NELLE ACQUE – GLI ISOLANI VOGLIONO L’AREA MARINA PROTETTA

30 marzo 2019 | 10:25
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CAPRI: NASCE “IL TAVOLO DEL MARE” PER DIRE BASTA AL CAOS NELLE ACQUE – GLI ISOLANI VOGLIONO L’AREA MARINA PROTETTA

Istituito dalle associazioni “Il tavolo del mare” un consiglio per fare delle acque capresi un’area marina protetta. Andiamo per gradi. Si terrà oggi un incontro organizzato dall’associazione “Capriamoci” nel Palazzo dei Congressi di Capri “Rivolgiamo l’invito più caloroso a partecipare — dice il presidente di Capriamoci Luca De Simone — l’adesione sottolineerebbe l’importanza dell’incontro e sarebbe di incentivo per coloro che si sono spesi nel lavoro di organizzazione e che quotidianamente si impegnano nella tutela del mare di Capri. L’incontro esporrà importanti tematiche riguardanti la corretta vivibilità del nostro mare, la sensibilizzazione della velocità di governo delle imbarcazioni a poca distanza dalla costa e la tutela ambientale delle nostre acque. Durante il convegno saranno proiettati dei video dimostrativi che mostreranno alcune situazioni di maggiore criticità.” Nell’incontro si discuterà infatti del tema della sicurezza nelle acque capresi. Gli isolani sarebbero preoccupati dal fenomeno delle “invasioni” via mare e dal problema caos che si genera ogni anno sulla piccola isola che ospitata migliaia di turisti. I Faraglioni verrebbero puntualmente costeggiati da un “tappeto di barche”, che sarebbe stato anche immortalato in una fotografia divenuta virale e che avrebbe fatto il giro del mondo, tanto da dare vita a raccolte di firme, petizioni, movimenti spontanei, tutti uniti per dire basta a quell’incredibile flotta di navigli di ogni tipologia che ingorgano completamente le acque. È stata proprio l’associazione “Capriamoci” che ha raccolto commenti e riflessioni dei tanti che rimpiangono i tempi nei quali Capri era un’oasi di serenità, un’isola tranquilla. Ma non sarebbe tutto, questi mezzi taglierebbero le acque ad alta velocità, rischiando pericolosi incidenti per le folli corse in mezzo al mare, per non parlare dei party a bordo. Ecco il perché l’associazione “Capriamoci” avrebbe già istituito il “Tavolo del mare”, un consiglio, che si unisce ad altre associazioni isolane, che si è posto come obiettivo prioritario l’istituzione dell’Area Marina Protetta Isola di Capri. Un parco marino regolato dalle due amministrazioni capresi. Una soluzione ideale per la serenità dell’isola. Insomma, quello che trapela dalla Penisola alla Costiera è un sentore di “invasione” che pervade gli isolani. Tanto è vero che a Positano, in Costiera amalfitana, c’è chi vorrebbe un contingentamento: un limite alle importazioni e alle esportazioni di determinati prodotti, allo scopo di riequilibrare la bilancia commerciale con l’estero. Mentre in Costa d’ Amalfi si soffoca per il grande caos generato dai mezzi che trasportano turisti, disturbatori indiscussi sarebbero i grandi bus, ma anche le tante auto. Specialmente sulla S.S. 163 i veicoli – grandi e piccoli – paralizzano completamente lo scorrimento automobilistico, a volte fino a Ravello. Via mare, sempre a Positano, non si scherza, considerando il molo contenuto che non può essere paragonato al porto di Amalfi o a quello di Sorrento, pertanto i navigli vanno controllati. Eppure nella zona c’è già l’area Marina Protetta di Punta Campanella, che comunque non viene rispettata, che ci sta a fare?