Cronaca

ESCLUSIVA – Costiera Amalfitana, traffico e bus: ditte trasporto locale scrivono al Prefetto: “Basta ledere nostri diritti”

28 marzo 2019 | 10:09
Share0
ESCLUSIVA – Costiera Amalfitana, traffico e bus: ditte trasporto locale scrivono al Prefetto: “Basta ledere nostri diritti”

Ora parlano loro. Le principali ditte di trasporto della Costiera Amalfitana hanno presentato, tramite i propri legali, una lettera indirizzata non solo a tutti i Comuni della Divina e alla conferenza dei Sindaci, ma anche all’Anas, al presidente Confesercenti di Salerno, al presidente Federalberghi, al presidente Cidec di Salerno, presidente Confcommercio di Salerno e soprattutto all’amministrazione provinciale di Salerno nonché al Prefetto. Una lettera che ha lo scopo di far valere le proprie ragioni in merito alla polemica legata al traffico in Costiera e alla presenza di bus. Ecco il testo completo:

“Le scriventi società , tutte aventi sede in costiera amalfitana , da sempre si occupano del trasporto mediante autobus in Costa D’Amalfi, assicurando servizi che sono di notevole importanza sia per gli indotti economici degli enti che degli esercizi commerciali oltre che delle strutture ricettive.
In ragione delle problematiche connesse al traffico, si sono adeguate alle ordinanze rese dall’ANAS per disciplinare il transito, arrivando a sostituire il proprio parco di veicoli, costituito, in precedenza e per la quasi totalità, da veicoli di metri 12,00, con autobus rientranti in metri 10,36 .
Il tutto, con impegno economico assolutamente consistente , ma giustificato dal fatto che il trasporto rappresenta l’unica fonte di guadagno non solo dei titolari delle società ma anche e soprattutto degli autisti e delle rispettive famiglie.

A tal fine si segnala, ad esempio, che la Autoservizi Fusco Nicola & c snc di Fusco Raffaele , espleta l’attività sin dal 1959 ed oggi ha 14 dipendenti ; 10 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 2 soli bus di lunghezza pari a 12 mt circolanti con deroga; la Amalfiturcoop espleta l’attività sin dal 1993 ed oggi ha 11 dipendenti ; 6 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 2 soli bus di lunghezza pari a 12 mt circolanti con deroga; la Eli.te Coach espleta l’attività sin dal 1998 ed oggi ha 36 dipendenti ; 21 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 6 soli bus di lunghezza pari a 12 mt circolanti con deroga; la Gena 2000 espleta l’attività sin dal 1994 ed oggi ha 8 dipendenti ; 7 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 2 soli bus di lunghezza pari a 12 mt circolanti con deroga; la Iessi Ravello Tours espleta l’attività sin dal 1992 ed oggi ha 11 dipendenti ; 5 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 3 soli bus di lunghezza pari a 12 mt circolanti con deroga; la Amalfi Exclusive Transfers di Contaldo Salvatore espleta l’attività sin dal 2014 ed oggi ha 3 dipendenti ; 3 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt ; Mansi Gaetano espleta l’attività sin dal 1979 ed oggi ha 5 dipendenti ; 3 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 1 solo bus di lunghezza pari a 11 mt circolante con deroga; la Eredi Rocciola Ernesto SAS di Rocciola Salvatore & C. espleta l’attività sin dal 1978 ed oggi ha 4 dipendenti ; 2 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt e 1 solo bus di lunghezza pari a 12 mt circolante con deroga; la Travel’s Coast sas espleta l’attività sin dal 1984 ed oggi ha 6 dipendenti ; 4 Bus di lunghezza inferiore a 10.36 mt .

Nella guida dei propri mezzi , le società hanno posto autisti che sono sempre vissuti in zona e che conoscono le strade perfettamente ; persone capaci di fronteggiare qualsiasi condizione di traffico o di ingorgo.
Tuttavia, la Costa è oggetto di visite di turisti provenienti da ogni parte del mondo, con conseguente afflusso di autobus appartenenti a società esterne, addirittura estere, con conducenti privi della stessa capacità di autisti indigeni i quali, puntualmente ed inevitabilmente , soprattutto nel periodo di alta stagione, decorrente dal 01/04 al 31/10, vengono a trovarsi in difficoltà e vengono ad ingenerare quei problemi di circolazione che tanto affliggono i sindaci dei comuni costieri.
Per fronteggiare questa situazione, si registrano ogni anno, provvedimenti che, purtroppo, nel tentativo di arginare l’invasione di autobus provenienti da paesi estranei alla costiera, di fatto, vengono a colpire proprio le scriventi società che, invece, dovrebbero essere tutelate dalle Amministrazioni e dovrebbero essere preferite, così come accade in tantissime località turistiche laddove , il trasporto dei turisti viene demandato esclusivamente alle società locali.

Ed infatti, se un provvedimento restrittivo prevede come unica conseguenza una sanzione economica, si comprenderà come, alcuna pena si porrà la società che “una tantum” espleta il servizio, disposta a sobbarcarsi ogni onere , rispetto ad una società, à quale ciascuna di quelle esponenti, che, invece , non potrebbe mai sopportare tutti i balzelli e le restrizioni giornaliere per un servizio continuativo.
Si vuole rammentare che, il servizio di trasporto messo a disposizione da ciascuna società locale, apporta benefici economici rilevanti anche alle attività commerciali ed alle attività ricettive ; conseguentemente si determinano incassi anche in favore degli Enti che beneficiano, ad esempio di tasse di soggiorno.

Qualora fosse inesistente tale servizio, è indubitabile come vi sarebbe impossibilità per gli avventori e potenziali clienti di raggiungere tutte le strutture che traggono beneficio proprio dal turismo perché il trasporto occasionale non potrebbe mai sostituire quello locale.

Allora, evidentemente, la politica che si sta portando avanti in Costiera , non appare adeguata ed è evidentemente errata , perché le società scriventi non sono più in grado di sopportare l’enorme pressione fiscale esistente in loro danno ; le ristrettezze alla circolazione; le ulteriori limitazioni ; soprattutto non possono più sopportare l’ingiusta accusa di essere causa dei disagi alla circolazione in quanto tale ultima affermazione è frutto di una errata valutazione della realtà.

Invero, nonostante non ci sia stata sino ad oggi una presa di coscienza sul punto, il problema del traffico non può essere addebitato alle società che da sempre hanno operato sul territorio bensì ad una serie innumerevole di fattori quali ad esempio, la sosta indiscriminata lungo tutta la strada statale di auto ed anche di mezzi di dimensioni maggiori che, in alcuni punti, rendono disagevole persino la circolazione in senso alternato di due macchine.
Il tutto senza che alcuno provveda ad elevare contravvenzioni.

Si registra anche una manchevolezza nel controllo degli autobus che provengono da posti diversi dalla costiera , le cui dimensioni spesso , sono superiori a metri 10,36 e beneficiano di deroghe che, non trovano nessuna giustificazione nei provvedimenti adottati dall’ANAS , anche perché , le società istanti, che erano già esistenti sin dalla ordinanza n. 29/13 si sono adeguate alla stessa ed ancora stanno collaborando per la risoluzione di un problema di cui esse non sono responsabili e che , diversamente da quanto si possa pensare le sta danneggiando .

A quanto sopra, si aggiunge, infatti, che, risultano rilasciate licenze, proprio dai comuni facenti parte della Costiera, a società che hanno falsamente dichiarato di avere una vera e propria rimessa in costiera , con la conseguenza che, i conducenti di tali autobus, dopo di aver scaricato i passeggeri, non avendo il posto dove sostare, sono costretti ad aspettare lungo la strada , in tal modo determinando situazioni di congestione ingiustificabili, ma non addebitabili alle società scriventi.

Allora, se la problematica sul traffico esiste, la responsabilità non può essere ricondotta alle società di trasporto locali

Se è pur vero che in Costiera circolano ancora ALCUNI bus , di 12 metri di proprietà delle società che sottoscrivono il presente esposto , in virtù di limitate deroghe, tale numero è sicuramente inferiore rispetto alla totalità del parco veicolare delle società che hanno sede in comuni che non si trovano in costiera .

Sul punto va pure detto che, rispetto alla manifestata intenzione da parte dei titolari delle aziende che operano in zona , di eliminare lentamente tutti gli autobus di lunghezza pari a metri 12, proprio al fine di collaborare con gli Enti per la risoluzione della problematica, si è assistito ad un rilascio indiscriminato delle deroghe da parte dei Comuni a Ditte di Autobus che , come detto, hanno una sede fittizia in Costiera e che circolano con pullman di dimensioni maggiori per trasportare turisti provenienti da Sorrento

Nella risoluzione della problematica, poi, non può non tenersi conto del fatto che , le scriventi società locali non si occupano solo del trasporto di turisti ma anche e soprattutto del trasporto duraturo e continuato dei residenti e degli alunni delle scuole che, diversamente non avrebbero alcuna possibilità di spostarsi in costiera e che , sicuramente meritano una tutela .

Il servizio di trasporto locale rientra tra i servizi di pubblica utilità e merita considerazione rispetto a flussi occasionali da parte di mezzi appartenenti a società che non operano sul territorio .

Tenuto conto di tutto quanto sopra esposto, gli scriventi, quali legali rapp.ti delle società firmatarie

DIFFIDANO
Le Autorità destinatarie della presente missiva
DALL’ADOTTARE ULTERIORI PROVVEDIMENTI CHE SIANO PREGIUDIZIEVOLI DEI LORO DIRITTI ED INTERESSI anche in ragione dell’IRRAGIONEVOLEZZA delle decisioni che si volessero adottare senza tenere conto di tutti i benefici per la collettività ed i Bilanci delle stesse Amministrazioni
SOLLECITANO
Le Associazioni cui il presente atto viene inviato, a prendere coscienza dell’importanza del servizio reso dalle società locali e di trovare una soluzione che garantisca la prosecuzione dei servizi resi.

Al fine di dimostrare la VOLONTA’ COLLABORATIVA
PROPONGONO

– di istituire un check point a Positano, a Vietri, a Chiunzi e ad Agerola per controllare l’avvenuto pagamento di ticket d’ingresso in Costiera, effettuato on line, (stabilito, per esempio, a seconda del numero delle persone trasportate o del bus utilizzato);
– di incrementare il numero di ausiliari del traffico, tutti i giorni dalle 08.00 alle 20.00 dal 01/04 al 31/10 di ciascun anno (il cui costo potrebbe essere recuperato dall’incasso dei ticket di ingresso);
– di prevedere l’obbligo per i gruppi, di utilizzare pullman adeguati al numero dei passeggeri trasportati ovvero fino a 18 persone bus di 20 posti (meno di 8 mt.), fino a 28 persone bus di 30 posti (fino a 8,50 mt.), fino a 39 persone bus di 40 posti (fino a mt. 10,36), così impedendo che per piccoli gruppi vengano impiegati mezzi di grosse dimensioni ;
– di disporre controlli più incisivi sul territorio da parte della Polizia Locale per il rispetto dell’ordinanza ANAS nella sua interezza con particolare attenzione alla distanza che va assicurata nella circolazione tra pullman , per evitare ingorghi e rallentamenti;
– di imporre una revisione generale degli orari degli autobus della SITA onde scongiurare la partenza alla stessa ora anche di autobus che assicurano le corse pubbliche verso le località della Costiera;
– di controllare la circolazione degli autobus destinati al servizio “ Citysightseeing” ed al servizio “Trarnvia Bus” che effettuano un servizio turistico , circolando anche senza passeggeri ed in senso inverso a quello consentito , così come bus di altre Società;
– vietare, ove possibile, la Sosta delle auto lungo tutta la Statale Amalfitana.

CHIEDONO

Alle associazioni di sostenere l’attività delle società scriventi, in ragione della indispensabilità del trasporto assicurato da tali società in favore delle categorie .

AVVERTONO
Che nel rispetto dei modi , forme e termini di legge, IL PERSISTENTE OSTRUZIONISMO DEGLI ENTI E DELLE AMMINISTRAZIONI; LA MANCATA CONSIDERAZIONE PER IL LAVORO DELLE SOCIETA’ LOCALI, l’imposizione di ulteriori ingiustificati balzelli che non tengono conto della importanza del servizio effettuato e delle difficoltà in cui proprio le società scriventi si trovano a causa di una politica sicuramente più vantaggiosa per società che effettuano trasporti occasionali; l’equiparazione nella tassazione delle società locali a quelle che provengono da comuni che non appartengono al territorio; costringerà le esponenti società a bloccare ogni tipo di trasporto, nel periodo di alta stagione e festivo, PER ATTIRARE LA GIUSTA ATTENZIONE da parte delle autorità e sollecitare un cambio di rotta rispetto ad una politica che non può essere condivisa , con gravissimo pregiudizio di danno per i cittadini; per gli enti , per gli esercizi commerciali ed attività ricettive; disagi sicuramente superiori a qualsiasi possibile immaginazione.

Confidando nel benevolo accoglimento della istanza , restando disponibili a partecipare ad un tavolo tecnico per la risoluzione della problematica, si porgono distinti ossequi.

AMALFI…”.