di Francesco Faenza LA CITTA
Tornano le ruspe, ripartono gli abbattimenti in litoranea. Ieri mattina la procura della Repubblica ha ordinato di demolire l’ultima discoteca abusiva, il locale “Imperia”: 400 metri quadrati di irregolarità. La struttura, chiusa da diversi anni, è ubicata di fronte ai lidi B38 e Made in Italia. Incuria e degrado possono trarre in inganno. «Trent’anni fa qui c’era il delirio» racconta il signor Adinolfi, un residente circondato da due cani di piccola taglia. La sensazione è che ci sia ancora un po’ di paura a raccontare gli anni d’oro della camorra in litoranea. Insieme al night Imperia verranno demolite altre case abusive. L’operazione verrà coordinata dai vigili urbani e dagli uffici comunali. Per l’intervento verrà individuata una ditta che procederà alle demolizioni. Erbacce e rifiuti all’interno, ruggine e finestre rotte simboleggiano il decadimento dell’ultimo ventennio. «Qui negli anni Ottanta si mangiava, si beveva e si ballava» ricordano i pochi residenti di via Caporetto. La discoteca più famosa era il “Tre ruote”. La gestivano le famiglie camorriste di Eboli e di Battipaglia. Era il locale più chic. Con il silenzio complice dei politici dell’epoca e di fronte all’impotenza del potere investigativo, la discoteca della camorra venne costruita tra gli alberi della pineta. Uscendo dal locale, si respirava l’area salmastra. Il mare era a soli cinquanta metri di distanza. Lo strapotere della malavita organizzata era incontrastato. C’era la camorra, in litoranea, ma c’erano anche imprenditori dei Picentini che avevano investito alla marina di Eboli. La seconda discoteca più gettonata era «il Ranch», un altro night al confine tra Eboli e Battipaglia, cancellato dalle ruspe dell’ex sindaco Rosania alla fine degli anni Novanta. Il motivo? La discoteca sorgeva nell’area pinetata. Era incondonabile. Le ruspe del Comune spazzarono via anche questo secondo simbolo della vergogna. Sul lato opposto della litoranea, invece, sorgeva la terza discoteca. «Si chiamava Imperia, è sorgeva proprio di fronte al Tre Ruote». Al confine con la zona Lago di Battipaglia, si ballava tre mesi all’anno e anche nei fine settimana. L’Imperia ha avuto il suo periodo di notorietà. Ora è sommersa dai rifiuti ed è piena di ruggine. La procedura per la demolizione è stata più lenta ma ieri è arrivata all’ultimo atto. La procura di Salerno ha scritto al sindaco Cariello e gli ha ordinato di procedere. Il caso è chiuso, la struttura verrà demolita. I vigili urbani hanno perlustrato la zona e sono andati via. «I proprietari ci hanno fatto sapere che con i loro macchinari provvederanno ad abbattere la discoteca- afferma il sindaco Massimo Cariello- Siamo il comune leader in provincia di Salerno, quello che stanzia più soldi per abbattere le opere abusive. In tre anni abbiamo stanziato 1,3 milioni di euro. Continueremo su questa strada, nessuno ci fermerà». Il Comune si rivolge alla Cassa depositi e prestiti per accendere un mutuo: «Stanziamo 350 mila euro all’anno- riparte Cariello- potremmo destinarli ad altre opere e invece abbiamo deciso di impegnarci in questa battaglia per la legalità. Andremo fino in fondo, come con le case popolari». La procura ordina, il comune demolisce. Questa volta però provvederanno i privati: «Noi procederemo sugli altri manufatti. Con l’abusivismo non si fa turismo» conclude il sindaco.