Maiori: Festa della Primavera – La tradizione dei palloncini che volano in cielo e finiscono in mare – È polemica

21 marzo 2019 | 16:30
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Maiori: Festa della Primavera – La tradizione dei palloncini che volano in cielo e finiscono in mare – È polemica

Ogni anno il comune di Maiori festeggia l’inizio della stagione estiva e della primavera. Le date dei festeggiamenti sarebbero dal 5 aprile fino al 7. Sono festeggiamenti previsti in grande stile, con la kermesse “Maiori in Festa” organizzata dall’Associazione culturale “Atellana” con il contributo del Comune di Maiori ed il patrocinio della Fimg, la Federazione Italiana Gruppi Majorettes. Tutto bellissimo, se non fosse per il fatto che esiste una tradizione che vedrebbe liberati in cielo decine di palloncini colorati. Prodotti non degradabili che potrebbero tranquillamente riversarsi in mare. Le polemiche sui social network – ma anche fuori dai social – non sarebbero mancate sui palloncini non ecologici. Lo stesso consigliere della giunta di Maori asserisce in merito: “Sono quanto di più diseducativo possa esserci in un momento storico dove in prima pagina c’è la salvezza di nostra Madre Terra – una salvezza che passa per l’abolizione delle plastiche. Un momento storico in cui si parla di marine litter e oceani di plastica certe inutili rappresentazioni andrebbero vietate. E bisognerebbe cogliere l’occasione per spiegarlo ai bambini.” Non fanno una grinza le dichiarazioni di Fiorillo. Tanto è vero che nel mondo l’argomento inquinamento – per fortuna – comincia ad essere molto sentito e decine di città nel mondo stanno abolendo i palloncini di plastica, e la plastica stessa (la Francia ad esempio l’ha abolita in tutta la nazione). Sì, perché nonostante siano simbolo di gioia e divertimento purtroppo finiscono in mare, e gli animali – specialmente le tartarughe – rischiano di rimanerci impigliati, o di scambiarli per cibo e rimanere soffocati. La plastica riuscirebbe a rimanere intatta per quattro anni causando danni incalcolabili. Un tempo decisamente troppo lungo. Sono tante infatti le tartarughe vittime dell’inquinamento che si ritrova a soccorrere il centro di recupero e primo soccorso dedicato alle tartarughe di Punta Campanella, a Sorrento. Perché non utilizzare i palloncini biodegradabili? Accontenterebbero il cuore di adulti e bambini che li vedrebbero volare in cielo e senza grossi danni per l’ambiente.