Nel primo giorno di primavera si celebra la giornata mondiale della poesia.
Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle,aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe, sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera. Alda Merini
Da vent’anni nel primo giorno di primavera si celebra la Giornata Mondiale della Poesia. Un’occasione per ricordare come la Poesia e in generale l’Arte , svolga un ruolo-chiave nella costruzione del dialogo interculturale, della comunicazione e della Pace. La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno della nuova stagione, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
Per la Giornata Mondiale di quest’anno, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre ed il Museo Nazionale dell’Alto Medio Evo, ha organizzato un evento culturale incentrato sulla poesia, presso la sala “Opus sectile” con la partecipazione di alcune poetesse impegnate nell’arte e nel sociale, che offrono al pubblico del Museo, agli studenti di Roma Tre ed agli studenti di alcune Scuole Associate Unesco un saggio delle proprie opere. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia tutta la Penisola è percorsa da quella ricchezza di sonorità, di accenti, di inflessioni che rendono l’Italia un Paese forse unico al mondo. Dalle sei della mattina a notte inoltrata ogni trasmissione avrà il suo poeta,con la sua storia.
Una data, il 21 marzo, corrisponde anche all’anniversario della nascita di Alda Merini, nota poetessa e scrittrice italiana. A tale proposito proprio a Milano nella Giornata Mondiale della Poesia, nasce l’Associazione Culturale Alda Merini su iniziativa delle figlie Emanuela, Flavia e Simona. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia tutta la Penisola è percorsa da quella ricchezza di sonorità, di accenti, di inflessioni che rendono l’Italia un Paese forse ancora unico al mondo. – 21 marzo 2019