Piano di Sorrento. Abbattimento Scuola Carlo Amalfi parte la ribellione all’assurda scelta. La Sagliocco chiede chiarimenti

15 marzo 2019 | 21:17
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Piano di Sorrento. Abbattimento Scuola Carlo Amalfi parte la ribellione all’assurda scelta. La Sagliocco chiede chiarimenti

Piano di Sorrento . Sull’abbattimento della Scuola Carlo Amalfi questa volta non si è levata la posizione di Positanonews, stanchi di averla ripetuta e ribadita, nell’evidenza che è possibile fare degli interventi di ristrutturazione. Ma prima dalle forze politiche, dal consigliere PD Antonio D’ Aniello al Movimento Cinque Stelle Salvatore Mare, che evidenziano l’irrazionalità della scelta tecnica e dell’assurdità di fare una palestra e un’auditorium senza scuola, visto che il progetto , per renderlo realizzabile economicamente, lo hanno ridotto. Insomma uno scempio in nome del nulla come fruibilità.

A prendere posizione a sorpresa e con determinazione la dirigente scolastica. La Sagliocco, infatti, ha preso carta e penna ed ha scritto a Iaccarino e all’Assessore alla Pubblica Istruzione Rossella Russo chiedendo immediatamente un incontro chiarificatore.

Nella sua missiva la Sagliocco ha palesato tutte le sue perplessità rispetto al progetto di demolizione della struttura scolastica, evidenziando come la palestra che si andrebbe a realizzare non potrebbe mai essere utilizzata dagli alunni delle scuole.

Inoltre, la dirigente dell’Istituto Comprensivo ha espresso anche le sue preoccupazioni in merito ad un altro progetto, quello che invece prevederebbe la realizzazione di un’ulteriore palestra a servizio dell’attuale plesso di Legittimo, progetto di cui sembra si siano perse le tracce.

L’intervento della Sagliocco in effetti interpreta il malumore e lo stupore di tanti genitori di fronte all’incomprensibile decisione adottata dall’Amministrazione. Intanto chi continua a non parlare è l’assessore Rossella Russo che, per vero, era assente alla seduta di Giunta in cui fu approvato il progetto esecutivo che prevede l’abbattimento della scuola. Un abbattimento non necessario che potrebbe portare a commettere un danno alla collettività, come ha spiegato in una nota tecnica pervenuta al comune da parte dell’ ingegner Elio d’ Esposito, e a questo punto Cannavale non può di dire di non aver avuto altra prospettiva come disse nell’intervista a Positanonews, oltre ad esserci già un’idea progettuale da parte dell’ingegner Elefante del recupero della scuola senza abbattimento. Ma, come detto, stranamente, nonostante siano passati tanti anni, e quindi diventa difficile pensare a chi dopo tanti anni spera ancora di rivedere una scuola li, il fronte contro l’abbattimento si sta ampliando.

Chiara la posizione di D’ Aniello “Il Comune di Piano di Sorrento ha diviso il progetto per l’edificazione di una nuova scuola in via C. Amalfi in due lotti funzionali: uno di circa 8 milioni di euro in cui vengono realizzate tutte le aule, uno di circa 3 milioni di euro in cui viene realizzato di tutto tranne che aule (palestra, auditorium)

Eppure l’assenza di refettori, le classi da 26 alunni, gli scarsi spazi per ulteriori attività, come ha più volte spiegato bene Monia Cilento sia in consiglio comunale che fuori, dovrebbero far riflettere l’amministrazione innanzitutto sul concetto errato che li sta portando a fare questa scelta.

Poi i rilievi tecnici… Si sta ragionando di partecipare ad un bando che non è ancora stato pubblicato, i criteri di premialità e scelta potrebbero essere molto lontani dall’elaborato promosso dall’amministrazione comunale
Non essendoci scuola non ci può essere pertinenzialità, immaginare che da via Ciampa si esca da scuola per fare un’ora di educazione fisica a Via C.Amalfi (o peggio dalla scuola M.Massa a Trinità) è puramente ridicolo
Andrebbe approvata una variante urbanistica come spiega anche l’Ing. Graziano Maresca
Si potrebbe utilizzare la soluzione tampone di realizzare le strutture e renderli pertinenziali al plesso “Alice”, ma ricordo a me stesso che si tratta di una scuola elementare e quindi tutte le strutture dovrebbero essere realizzate a misura di bambino.
Infine due note di carattere politico. Sembra sia il solito intervento tanto per far vedere di far qualcosa, ci sono i soldi e si spendono a casaccio (ammesso di riuscire ad intercettarli) Inoltre si spacciano tali interventi come utili alla scuola, quando in realtà non servono a risolvere nessuno dei problemi indicati in premessa. A pensar male sembra un regalo alla scuola privata collocata di fronte. Chissà!”

Salvatore Mare del Movimento Cinque Stelle non sta a guardare, la situazione è complessa,  riuscire a capire che si sono forzate interpretazioni per vederci solo l’abbattimento comincia ad essere evidente, come pure comincia a essere chiaro che questa scelta sembra troppo frettolosa, dettata magari dalla volontà di far vedere che si sta operando, ed è comprensibile.

Il sindaco Vincenzo Iaccarino si ritrova con una patata bollente che viene dal passato, poteva approfittarne per trovare una soluzione senza abbattimento, sta ancora in tempo. Tutto si può abbattere ovviamente, ma se l’abbattimento porta a perder un bene recuperabile per poi spendere soldi per ottenere qualcosa di non usufruibile come è evidente, a meno che non si pensa di voler degli studenti-pendolari nel traffico fra scuola e palestra, allora perchè non fare una grande e apprezzabile mossa, come il marinaio che si vede gli scogli davanti , e non vira a babordo?