Piano di Sorrento. Il commosso ricordo di Rosellina Russo dell’ex sindaco Luigi Iaccarino

22 marzo 2019 | 17:28
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Piano di Sorrento. Il commosso ricordo di Rosellina Russo dell’ex sindaco Luigi Iaccarino

Piano di Sorrento. Continuano i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Rosellina Russo. Vogliamo condividere le parole colme di affetto di Luigi Iaccarino, ex sindaco carottese e grande amico di Rosellina. «Lasciatemi piangere una “madre”, lasciatemi esternare con le lacrime da “figlio” tutto il dolore per una improvvisa partenza alla quale non avevo mai pensato. Ci sono affetti che vanno al di là di barriere, di difficoltà, di lontananze, di silenzi, di assenze, di incomprensione e quello che nutrivo per Rosellina era uno di questi. L’ho sognata ieri notte, mentre presiedeva una delle tante occasioni nelle quali parlava gentilmente delle donne, le sue donne: madri e figlie, casalinghe e professioniste, amanti della tradizione e del progresso, samaritane e lazzare, impegnate e coerenti; l’ho sognata forse perché in questi giorni pensavo a lei quale eccellente presidente di una giuria per un “Concorso del casatiello dolce”, che avremmo voluto organizzare noi della Confraternita della Purificazione in Mortora in occasione della prossima Pasqua. Mi avrebbe detto certamente di sì, con il sorriso di sempre e si sarebbe subito impegnata ad organizzare con me ogni cosa e a rivelarmi tutti i segreti di questo dolce, della sua storia, dei suoi aneddoti, con la materna dolcezza di sempre. Lasciatemi piangere, senza il pudore con il quale dovrebbe fare un uomo della mia età, l’addio di una donna che mi ha insegnato, anche con l’esempio, il rispetto per gli altri e soprattutto ad esserci sempre ed in prima persona, anche nelle incombenze più spicciole, nei lavori più umili pur di risolvere i problemi che un impegno, una iniziativa o una organizzazione spesso presentano, dimenticando che, per il ruolo di primadonna che le toccava, poteva certamente esimersi di impegnarsi in certe incombenze e preoccupazioni che non dovevano essere sue. Spesso siamo stati lontani soprattutto per convinzioni politiche, ma sempre e comunque ci siamo rispettati a vicenda; provai forte disagio e sconforto quando seppi che nella competizione elettorale delle amministrative comunali del 2001, che mi vedevano impegnato in prima linea per la candidatura a Sindaco, lei appoggiava l’altro candidato. Sentii questa sua scelta come uno schiaffo al nostro affetto ed alla mia stima, ma poi con la tenerezza di sempre seppe farsi “perdonare”, facendosi apprezzare ancor più per la coerenza e la linearità di comportamento. Lasciatemi piangere perché non so reprimere il dolore per un addio improvviso ed inatteso: mi mancherà quando organizzeremo un’altra mostra di Corredi antichi o di vestiti da Spose nel tempo, nella quale il suo splendeva per bellezza e originalità di gusto ed esuberanza; mi mancherà quando nel ridipingere foulard per belle donne mi ricorderò delle camelie che volli delineare e colorare sul suo; la ritroverò nel sapore delle pastiere delle quali era maestra soprattutto nel prepararne a decine e decine per amici e conoscenti tutte buone, dosate e dorate; la ricorderò preoccupata, nervosa ed insoddisfatta nel constatare situazioni amministrative del suo, del nostro paese, che non la convincevano e che non la facevano essere fiera di proclamarsi una carottese doc; mi mancherà quando mi soffermerò a riflettere ancora, con malinconia, sui grandi valori e sui grandi figli della Democrazia Cristiana della quale era la figura più nobile. Cara Rosellina, mi mancherai e per questo ancora ti piangerò, non contento di ritrovarti solo ed ancora nei pensieri e nelle pagine del romanzo della mia storia, della mia vita. In questo momento di saluti ti voglio rileggere l’affettuoso augurio, che accompagnava la Rosa di burro che confezionai per te nel giorno della tua elezione a Presidente della Provincia di Napoli: “ Con la tua elezione a Presidente non è accaduto quello che era meglio per te, ma la cosa migliore che poteva capitare a noi”. Convinto sempre di questo, nel dirti grazie per tutto, in Dio, ora ti porgo il mio bacio di figlio imperfetto.»