Processo sangue infetto, migliaia di vittime e nessun colpevole: «Noi abbandonati dallo Stato»
«L’assoluzione degli imputati ce l’aspettavamo in un certo senso, conoscendo le difficoltà del processo e i limiti che la legge impone. Quello che ci ha spiazzati è la formula adottata (perché il fatto non sussiste), perché è come dire che quelle morti non ci sono state. Ed è come se fossero morte un’altra volta. Questo fa molto male. Una formula dubitativa avrebbe lasciato uno spiraglio, una speranza, e invece…». Luigi Ambrosio è il presidente del Comitato 2010/92 per un’equa giustizia ed è tra le parti civili del processo a carico di Poggiolini e dei manager delle aziende finite al centro dello scandalo del sangue infetto. «Sono anche uno di quelli che chiamano sopravvissuti», dice accettando di raccontare la sua storia personale.
IL MATTINO DI NAPOLI