Roma -Napoli, Ancelotti in piena emergenza dovra’ fare a meno di Albiol, Chiriches, Diawara, Ghoulam , Insigne e Zielinski
0 I gol di Milik alla Roma, affrontata tre volte in serie A (una vittoria, un pareggio e una sconfitta). All’Olimpico Milik – 15 reti in 25 gare finora in campionato – ha segnato quest’anno nella prima giornata, in Lazio-Napoli 1-2.
E fu così, che a un certo punto, sentendosi braccato dal destino, legamenti che saltavano, matador appostati nell’ombra dei ricordi (altrui) e pistoleri sbucati dal nulla, Arkadiusz Milik ricominciò a guardarsi dentro, lustrò il sinistro, limò il destro e prese a calci la sorte. «Ed è uscito il sole». ‘O sole su è in questa Napoli da amare, un giorno sì e l’altro pure, lasciando che la malinconia scivoli nel sottoscala della memoria, dove c’è sempre quella luce fioca della sala operatoria, le voci dei medici, degli anestesisti, la paura di essere ad un incrocio pericolosissimo: due interventi in undici mesi, senza che potesse esserci un perché: «Il momento più difficile, che spero sia passato. E adesso sto scoprendo di nuovo la felicità, perché quest’anno sto facendo bene, sto giocando con continuità, sto segnando e posso sentirmi soddisfatto. E non è finita qua».
Buon giorno, Milik, che fuori dal tunnel ha rivisto la luce, ha respirato, ha annusato l’aria e il verde dei campi e quel senso di appagamento finito in sala d’attesa, per due anni soffocati dal nulla, anzi dal dolore, rimosso prepotentemente, e con un carattere da uomo tutto d’un pezzo, che adesso sbranerebbe anche il microfono di Sky dinnanzi al quale può confessarsi. «Sono state stagioni complicate, che hanno lasciato qualcosa e io so che posso fare ancora meglio, so che posso crescere e tanto, per aiutare il Napoli. Mi servirà altro tempo, ne ho bisogno, ma tra sei mesi, quando inizierà il prossimo campionato, so che starò bene e che mi avvicinerò al cento per cento».
LO SHOW. Diciotto reti, per smetterla di pensare a quei mesi interminabili, tra piscina e rieducazione, e per dimostrare a Napoli che in quei trentatré milioni versati all’Ajax c’era un bomber, mica una speranza: «Il più bello di tutti, per me, è quello su punizione alla Lazio. Ma credo che ce ne siano alcuni che abbiano soddisfatto non solo me ma anche il pubblico».
Si scrive Milik e poi riemerge quell’estate pazza, prima il fantasma di Cavani, poi la suggestione autunnale di Piatek, e mai un «uffa», né un’insofferenza: cosa volete che siano le voci, per chi in Nazionale si è ritrovato dinnanzi a sé Lewandowski e quando è arrivato a Napoli ha dovuto fronteggiare l’eredità dei trentasei gol di Higuain? Ma ora Milik chiede altro, perché il «personale», di ventiquattro reti, è a portata di mano e battersi servirebbe aggiungere autostima, andarsi a misurare con quell’universo di centravanti che gode della sua ammirazione. «Ce ne sono tanti che sono forti: Suarez, Kane, Lewandowski. Ma io voglio essere me stesso».
GIGANTI. Tocca (ancora) a lui, ormai il centravanti titolare di una squadra che ha scoperto di non potere fare a meno di questo ciclone che sa pure regalare soffi carezzevoli (come a Bergamo, come a Cagliari, come a Parma): «Dzeko sta facendo bene, tiene la palla, fa salire la squadra e segna. E’ un esempio. Ma a me non piace guardare gli altri giocatori. Io devo fare bene per far contento Ancelotti, con il quale c’è uno straordinario rapporto. Grande allenatore e grande uomo. Io qui sto bene e voglio restare, dopo tutto quello che ho attraversato posso dire che questa è la mia prima, vera stagione con il Napoli. Ora ci aspetta questa gara difficile con la Roma, poi altre due di campionato, prima di entrare nella doppia sfida con l’Arsenal. E’ quasi una finale, ma noi vogliamo quella vera».
1 Successo del Napoli nelle ultime 5 trasferte di campionato, 4-0 a Parma il 24 febbraio. Nelle altre, tre pareggi (Milan, Fiorentina e Sassuolo) e una sconfitta, 0-1 con l’Inter il 26 dicembre scorso.
2 Vittorie del Napoli all’Olimpico negli ultimi due confronti diretti: 2-1 il 4 marzo 2017 (doppietta di Mertens) e 1-0 il 14 ottobre 2017 (Insigne). In totale, in 71 partite a Roma nel girone unico, le vittorie del Napoli sono 11 (32 le sconfitte).
emergenza in avanti l’infortunio di insigne complica tutto In difesa Hysaj più di Malcuit sulla destra
Il riepilogo delle assenze alla vigilia della partita con la Roma: nell’ordine, gli infortunati Albiol, Chiriches, Diawara, Ghoulam e Insigne e per gradire anche lo squalificato Zielinski. Tutto chiaro? Niente male il rompicapo di Carletto a un giorno appena dalla sfida con i ragazzi di Ranieri. Con attenzione massima rivolta al sostituto di Zielinski: in origine il prescelto era il capitano, certo, ma dopo ieri sono tornate in auge le quotazioni di Younes. Sì, il nuovo favorito è il tedesco e un passo dietro c’è Verdi: ballottaggio aperto e decisione attesa oggi, dopo la rifinitura.
L’EMERGENZA. E allora, le prove tattiche. Andate in scena ieri, a fine allenamento, e inevitabilmente complicate dall’infortunio di Insigne: non ci voleva, in genere e nello specifico di un’emergenza già importante a centrocampo. Oltre a Diawara e Zielinski, infatti, bisogna ricordare che Fabian è reduce da una bruttissima forma influenzale che lo ha debilitato un bel po’ e Allan dal doppio impegno con la Seleçao. Detto questo, domani a Roma i due signori di cui sopra giocheranno dal primo minuto, e insieme con loro anche Callejon: le tre certezze sono loro, mentre a sinistra il ballottaggio è aperto tra Younes (favorito) e Verdi.
IN BELGIO. Per il resto, in porta ci sarà Meret, mentre la linea difensiva dovrebbe essere composta da Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui; in attacco, ovviamente, Milik e Mertens, entrambi provenienti dagli impegni con Belgio e Polonia ma entrambi protagonisti di un buon momento di forma psicofisica. A proposito delle Fiandre: Ghoulam era atteso ieri a Castel Volturno dopo il periodo trascorso nella clinica riabilitativa di Anversa di Lieven Maesschalck, ma alla fine il Napoli e il giocatore hanno deciso di prolungare il soggiorno di un’altra settimana.
Dopo tre sfide senza reti contro la Roma, il Napoli ha segnato in tutte le ultime cinque gare di campionato con i giallorossi (2V, 1N, 2P).
Probabili formazioni
Roma (4-4-2): Mirante; Santon, Marcano, Fazio, Kolarov; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, Kluivert; Dzeko, Schick. Allenatore: Ranieri
Indisponibili: Bianda, De Rossi, Manolas, El Shaarawy, Pastore
Squalificati: –
Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Verdi; Mertens, Milik. Allenatore: Ancelotti.
Indisponibili: Albiol, Insigne, Chiriches, Diawara, Ospina
Squalificati: Zielinski (1)
Statistiche Opta
Dopo tre sfide senza reti contro la Roma, il Napoli ha segnato in tutte le ultime cinque gare di campionato con i giallorossi (2V, 1N, 2P).
La Roma ha perso le ultime due gare interne contro il Napoli in Serie A, dopo una serie di quattro successi consecutivi.
La Roma ha perso due delle ultime tre partite di campionato (1V): tante sconfitte quante quelle subite nelle precedenti 16 (8V, 6N).
La Roma ha sia segnato che subito gol in tutte le ultime otto partite casalinghe in Serie A (6V, 2N), con 31 reti totali, una media di 3.9 per incontro.
Il Napoli ha subito gol in tutte le ultime tre partite di campionato, dopo una serie di cinque gare con la porta inviolata.
Il Napoli ha vinto soltanto una delle ultime cinque trasferte in campionato (3N, 1P), dopo una serie di quattro successi esterni consecutivi.
Roma e Lazio sono le due squadre che contano più giocatori (otto) con almeno tre gol in questo campionato; segue il Napoli a quota sette.
Nessuna squadra ha subito meno gol (tre) del Napoli nei 15 minuti finali di partita in questo campionato – i partenopei hanno anche segnato 16 gol nell’ultimo quarto d’ora di gioco, più di chiunque altro in questa Serie A.
L’attaccante della Roma, Edin Dzeko, ha segnato sette gol in questo campionato, ma tutti in trasferta: la sua ultima marcatura in casa dei giallorossi risale ad aprile 2018, doppietta contro il Chievo.
L’attaccante del Napoli, Dries Mertens, ha partecipato a tre reti (un gol, due assist) nell’ultima partita di campionato con la maglia del Napoli: tante partecipazioni quante nelle precedenti nove gare.
L’INFORTUNIO contrattura all’adduttore destro
Insigne ancora ko, salta la Roma In dubbio le due gare con l’Arsenal
Oggi sarà sottoposto ad ecografia Rischia uno stop di tre settimane
Ennesimo infortunio di una stagione maledetta. Il secondo di carattere muscolare in quindici giorni rimediato da Lorenzo Insigne: proprio lui, sì, che sin da martedì aveva cominciato a lavorare con il gruppo in vista della trasferta con la Roma dopo il problema rimediato in Austria pochi minuti prima di sfidare il Salisburgo, e che ieri, a fine allenamento, s’è fermato ancora. Bis molto amaro, per il capitano: «Una contrattura all’adduttore destro», recita il comunicato ufficiale del Napoli, ma le prime impressioni venute fuori dai controlli non sembrano molto positive.
NIENTE ROMA. Ovvero: il sospetto è che l’entità sia superiore – tipo uno stiramento – ma prima dell’ecografia a cui sarà sottoposto oggi è inutile sbilanciarsi. A conti fatti, insomma, Lorenzino comincerà a saltare la sfida dell’Olimpico di domani, questo è certo, ma se dagli esami strumentali emergerà un danno peggiore della contrattura, allora Ancelotti dovrà fare a meno di lui anche con l’Arsenal. Andata e ritorno: non gli resta che incrociare le dita.
LA DINAMICA. E allora, dalla formazione titolare all’infermeria. Tutto d’un fiato: fino a ieri sembrava che Insigne dovesse giocare dal primo minuto con la Roma dopo aver saltato il ritorno di Salisburgo, l’Udinese e le due gare di qualificazione europea con la Nazionale, e invece in un clic è tornato al punto di partenza. Indisponibile. E ancora una volta per un infortunio muscolare: a tradirlo nel riscaldamento del ritorno degli ottavi di Europa League sul campo della Red Bull Arena, il 14 marzo, fu il tendine dell’adduttore destro, mentre ieri è toccato proprio all’adduttore destro. Un problema nella zona inguinale, insomma, rimediato stoppando in allungo il pallone e calciando nella fase finale delle prove tattiche andate in scena come di consueto al centro sportivo di Castel Volturno. A chiusura di una giornata che lo aveva candidato autorevolmente a occupare la casella sinistra del centrocampo a quattro, al posto dello squalificato Zielinski, in occasione della partita in programma domani all’Olimpico con la Roma.
ATTESA ESAMI. La prima diagnosi, comunicata dal Napoli a mezzo comunicato, parla di “una contrattura”, e dunque di un problema piuttosto banale, ma il fatto è che il sospetto di un danno più grave persiste e bisogna attendere gli esami strumentali. Un’ecografia, per la precisione, in agenda ovviamente già oggi: soltanto attraverso quest’analisi più approfondita sarà possibile escludere definitivamente il pericolo di una lesione o di uno stiramento. Infortuni che necessitano di più tempo per sparire, minimo tre settimane nella migliore delle ipotesi, e che dunque escluderebbero Insigne dalla doppia sfida dei quarti di Europa League con l’Arsenal in programma giovedì 11 aprile a Londra e giovedì 18 aprile al San Paolo. Il rischio, e l’ansia di giocatore e tecnico, al momento sono vivi.
fonte:corrieredellosport-eurosport