Due squadre con una propensione corsara: Perugia e Salernitana si affronteranno domani al Curi cercando di capire se potranno ambire ad una primavera da sogno. Separate da un punto in classifica, ma il Perugia ha una gara in meno, le due squadre si sono inserite nel discorso playoff grazie ai recenti colpi esterni che hanno in parte compensato le magre in casa. Logico che la Salernitana speri che anche domani il Perugia vada in bianco nel suo stadio, dove una settimana fa è passato il Cosenza. Gegucci in trasferta ha vinto due volte e cerca la terza che sarebbe anche un bis, visto che al Curi ha già trionfato da allenatore della Salernitana nell’oramai lontano 2005. La storia e la preistoria lasciano il tempo che trovano. Interessa il presente per poter intuire qualcosa di ciò che sarà in futuro. Nesta confermerà il suo 4-3-1-2 con Verre nei panni del trequartista atipico, perchè i gol segnati sono un valore aggiunto. Gregucci andrà avanti con il 3-4-1-2, evoluzione quasi definitiva di un lavoro di ricerca e sperimentazione che è passato attraverso altri moduli, ma che pare aver trovato un suo compimento con la risoluzione dell’equivoco Anderson: Djavan non è un trequartista, ma un esterno di fascia mentre Andrè può giocare dietro le punte e pare trovarsi abbastanza bene con quei due là davanti. Jallow e Calaiò si stanno conoscendo e capendo sempre meglio ed il rischio di separarli non sussiste, giacché latitano le alternative. Non ne avrebbe neanche la Salernitana, a guardar calendario e classifica, perchè la gara di domani è di quelle da non perdere, ma soprattutto da vincere se si vuol uscire dall’anticamera ed affacciarsi nelle stanze dove si diletta la nobiltà di un campionato mediocre, ma con una sua impronta ben precisa: va avanti chi ci crede ed osa, non chi fa di conto.
Nicola Roberto TVOGGISALERNO