SALERNO: ERA DIABETE MA I MEDICI SBAGLIANO LA DIAGNOSI – MUORE 13 ENNE
I medici dell’ospedale di Salerno avrebbero completamente ignorato i sintomi del diabete. Il ragazzino di 13 anni si sarebbe recato al pronto soccorso dell’ospedale di Salerno il 23 dicembre 2017, insieme alla madre. I medici che prestavano servizio prescrissero al bambino una cura antibiotica a del cortisone da assumere nei giorni successivi. Alessandro sarebbe stato dimesso e rimandato a casa. Inutili i tentativi della madre di rintracciare il pediatra di fiducia nel giorno di Natale. Un Natale decisamente terribile: le condizioni di Alessandro peggioravano, al punto che la madre si vede costretta a chiedere l’intervento del 118. Giunti al “Ruggi”, il ragazzino fu sottoposto a esami clinici, tra cui quelli ematici, che rivelarono un altissimo livello di glicemia (oltre i 1200).
Parte il ricovero in pediatria e i tentativi di regolarizzare i valori. Tutto inutile. Il giorno di Santo Stefano il cuore di Alessandro Farina smette di battere.
Sono precisamente sette i medici indagati, le accuse sono omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Le parole dell’accusa non lasciano spazio all’immaginazione, secondo loro la morte dell’adolescente di Pellezzano sarebbe stata “determinata” dai medici. Il decesso sarebbe avvenuto per un edema celebrale e polmonare, secondario a una grave forma di chetoacidosi diabetica. Una complicanza del comune diabete. Tra le accuse, la diagnosi tardiva della patologia e poi, di averla curata in malo modo.
I medici avrebbero fatto delle omissioni secondo la Procura, che solleva delle gravi accuse nei confronti della troupe medica. Una serie di disfunzioni «organizzative sia nel percorso di pronto soccorso che nella gestione del ricovero», rilevate anche dai consulenti medico – legali che lo scorso aprile avevano consegnato nelle mani del pm la relazione. In altre parole il personale medico del “Ruggi d’Aragona” avrebbe ignorato i sintomi del diabete.
Una tragedia quella che ha colpito Alessandro e la sua famiglia. Un caso di malasanità che avrà delle conseguenze non di poco conto per i medici dell’ospedale.