SORRENTO – ALLARME INQUINAMENTO DAL WWF : SOSTANZA BIANCASTRA NEL MARE DI MARINA PICCOLA

24 marzo 2019 | 17:01
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SORRENTO – ALLARME INQUINAMENTO DAL WWF : SOSTANZA BIANCASTRA NEL MARE DI MARINA PICCOLA

«Mentre a Napoli l’acqua diventa verde, a Sorrento si imbianca» Così Claudio d’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, attivo in Penisola Sorrentina come nelle province di Napoli e Salerno sopratutto sul mare,  che si è occupato del fenomeno liquidi biancastri in mare, a pochi metri da pontile di Marina Piccola, dove attraccano gli aliscafi. Il fenomeno sarebbe apparentemente simile a quello che si è verificato a gennaio  sugli specchi d’acqua di Mergellina e di Posillipo. Ad aver denunciato il tutto è il Wwf Terre del Tirreno, che ha già provveduto a segnalare la vicenda ai vertici della Capitaneria di porto. La scena è stata notata e documentata attraverso foto e video da alcuni attivisti del Wwf. Non sarebbe la prima volta che si verificano episodi di inquinamento nella zona di Sorrento, infatti era lo scorso mese di gennaio quando, all’altezza di piazza Tasso, un ambientalista filmò uno scarico di acque biancastre nel torrente che scorre nel vallone dei Mulini, che termina proprio nel punto di Marina Piccola. Fu così che l’associazione si armò di carta e inchiostro e indirizzò un esposto al sindaco Giuseppe Cuomo e alla Capitaneria di porto di Sorrento. Le richieste erano di accertare la composizione e provenienza del liquido biancastro che aveva «provocato una visibile alterazione morfologica del rivo in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale».

Insomma, un episodio che ormai si verifica con cadenza periodica. A Napoli, lo scorso gennaio, il fenomeno acqua biancastra ha dato il via a un disastro ambientale sul Lungomare Caracciolo, nello specchio d’acqua antistante la zona-cantiere di via Arco Mirelli. L’acqua sarebbe diventata di un preoccupante colore biancastro e alcuni testimoni avrebbero riferito il decesso di decine di pesci e gabbiani. Sono stati allertati i carabinieri, che hanno provveduto a controllare tutti i tombini, senza nessun esito. Nessuno sarebbe riuscito a capire la provenienza della misteriosa sostanza biancastra che starebbe inquinando i mari di Napoli e Sorrento.