SORRENTO: EMERGENZA VIABILITA’. SI VALUTA UNA STRADA SOTTERRANEA
L’emergenza viabilità stringe in una morsa sempre più stretta tutta la penisola Sorrentina, che inizia a tremare per l’inizio imminente della stagione estiva. In particolare Sorrento è completamente invasa dai veicoli di grandi e di piccole dimensioni, gli ingorghi sono concentrati sulla zona Terra Delle Sirene e sulla Statale Sorrentina 145, che attualmente è protagonista di alcuni lavori che si svolgono, fortunatamente, nelle ore notturne. Il numero di veicoli che intasa la zona è veramente altissimo, è stato calcolato che solo tra Massa Lubrense a Vico Equense i veicoli immatricolati sono 66 mila su 80 mila abitanti, un rapporto che supera anche grandi città come Milano. Non a caso infatti tra le soluzioni proposte dalle amministrazioni c’era la circolazione per numero di immatricolazione, ma come risolvere con i veicoli di grosse dimensioni? Era stata pensata una quarta galleria da aggiungere alle tre già esistenti, fino ad arrivare a una vera e propria strada sotterranea, attualmente in discussione tra i sindaci della penisola e la Regione. L’impresa è decisamente faraonica, verrebbe a costare decine di milioni di euro e, se venisse attuata, vedrebbe la luce tra più di dieci anni sicuramente. A svelare il progetto è stato il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani, ci sarebbe una interlocuzione in corso che lo vedrebbe impegnato in prima persona insieme al consigliere regionale di Forza Italia Flora Beneduce.
Insomma, la viviblità della bellissima Penisola è seriamente messa a dura prova, ma non solo, anche la costiera trema all’avvicinarsi della stagione estiva. Non a caso infatti le polemiche in questi giorni erano accese sulla possibilità di revocare i permessi di circolazione ad alcune società di trasporto su gomma, che operano sulla tratta tra Vietri e Positano. In particolare i cittadini e le associazioni chiedevano degli autobus più piccoli e meno corse ad intralciare la zona già molto trafficata per i soli abitanti del posto, figuriamoci per i turisti.