SORRENTO: IMPRENDITORE FIRMA PER COSTRUIRE UN OSTELLO AL CONSERVATORIO S. M. DELLE GRAZIE – LA REGIONE: IL CONTRATTO È NULLO

28 marzo 2019 | 18:57
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SORRENTO: IMPRENDITORE FIRMA PER COSTRUIRE UN OSTELLO AL CONSERVATORIO S. M. DELLE GRAZIE – LA REGIONE: IL CONTRATTO È NULLO

Sarebbe illegittima, per la Regione, la delibera tramite la quale parte del conservatorio di Santa Maria delle Grazie – in Sorrento – sia stata concessa in locazione ad un imprenditore per realizzarvi un ostello. La Regione è stata chiara nel rispondere ad un’interrogazione dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Tommaso Malerba, che chiedevano di bloccare l’operazione. Sì, perché secondo la minoranza ciò violerebbe le volontà della donatrice. Il conservatorio, infatti,  sarebbe stato donato alla città di Sorrento dalla nobildonna Berardina Donnorso che non avrebbe voluto finalità di genere commerciale.

Sembrerebbe che la Regione ritenga il contratto di locazione irregolare, in quanto, come prevede lo statuto della fondazione, la delibera deve essere adottata alla presenza di tutti i membri del cda e col voto favorevole di almeno tre di essi. Il provvedimento invece non avrebbe visto la presenza di un amministratore durante la messa in opera, e perciò sarebbe nullo. “Non ci siamo arresi – asserisce Rosario Lotito, già candidato sindaco di Sorrento per il M5S – e la Regione ha sposato la nostra tesi. L’amministrazione comunale si è rivelata insensibile e superficiale lasciando che un bene pubblico come il conservatorio venisse destinato a una finalità diversa da quella indicata dalla Donnorso, tra l’altro in base a una delibera illegittima”.

Il Primo Cittadino Giuseppe Cuomo si sarebbe schierato – invece – a favore dell’imprenditore, al fine di mettere in essere l’estello, di vendere souvenir e prodotti tipici e di allestire un’agenzia turistica o di noleggio di veicoli. In cambio, l’imprenditore si è impegnato a versare nelle casse della fondazione 108mila euro l’anno e a ristrutturare a proprie spese i locali. Peccato che non sia ciò che pensa l’opposizione targata Cinque Stelle, secondo gli avversari politici, infatti, la legge non consentirebbe quel tipo di intervento in quella zona. Secondo loro sarebbe ammesso soltanto il restauro di beni di particolare valore storico-architettonico.

Insomma, che dire? Al momento la Regione avrebbe ritenuto il contratto non valido, mentre la minoranza si appellerebbe alla totale illegittimità della manovra. Chi la spunterà?