VICO EQUENSE: FONDI PUBBLICI PER IL RESTYLING DI UN ASILO NIDO PRIVATO – PIDDINI INFURIATI
Nel mirino un asilo nido e 300.000 euro di fondi Regionali utilizzati per ristrutturare un asilo privato. A parlare è il circolo cittadino del partito democratico di Vico Equense: «Nido ristrutturato con fondi pubblici: un regalo ad un privato?». Il restyling sarebbe avvenuto in favore della scuola privata Rosalia Masturzi Ravel di Arola (in foto). Tutto ebbe inizio quando proprio il Pd lanciò un’iniziativa che calcava l’importanza degli asili nidi nella società. E come dar loro torto? Gli asili nido, infatti, consentirebbero a tante neo mamme di continuare a portare uno stipendio in casa, e molto spesso gli asili nido pubblici non hanno posti disponibili. Le neo mamme per questo motivo si vedono costrette a rivolgersi ad un privato, e i costi degli asili privati sono veramente molto esosi rispetto a uno stipendio medio. È per questo motivo che sarebbe stata un’ottima occasione per creare posti nuovi negli asili pubblici.
Infatti la Regione Campania stava finanziando, con risorse Por, progetti dei Comuni per migliorare l’offerta scolastica delle scuole primarie e materne e per realizzare asili nido. Fu proprio in quel momento che – su richiesta del Pd – l’amministrazione considerò di utilizzare i fondi per il plesso scolastico di Pietrapiana. Una scelta che fece sbigottire il Partito Democratico: “Incredibilmente – attaccano – l’amministrazione scelse di optare per la Santissima Trinità, considerata più centrale e comoda per le famiglie di Vico Equense, senza però averne valutato i requisiti e la disponibilità previsti dal bando, finendo cosi per essere uno dei pochi comuni di tutta la regione a vedersi bocciata la richiesta di finanziamento.” Fortunatamente la Regione Campania ha poi deciso di riaprire il bando per partecipare al finanziamento Por. “Il nostro Comune ha scelto nuovamente di non recuperare il proprio patrimonio immobiliare preferendo di utilizzare ben 300mila euro dei fondi regionali (soldi pubblici) per ristrutturare, adeguare, ammodernare e qualificare un immobile di privati: la scuola Rosalia Masturzi Ravel di Arda. Ha predisposto quindi un comodato ad hoc decennale, concedendo all’omonima fondazione proprietaria dell’immobile di essere indicata come gestore dell’asilo, pur prendendosi l’onere di avviare la gestione del nido e di provvedere alla manutenzione per i primi cinque anni. Un vero e proprio capolavoro – Tuonano i piddini – Utilizzando fondi pubblici si rinuncia a recuperare un immobile di proprietà del Comune e si sceglie di recuperare, ammodernare, ristrutturare e qualificare uno privato”.
Non finisce qui, i piddini hanno tre domande per il sindaco Andrea Buonocore: Uno: «Perché questa scelta?
Due: “Quali sono stati i criteri di questa scelta, visto che quella di Arola non è l’unica scuola, anche privata, del territorio?”
Tre: “Perché, dopo aver preferito la Trinità al plesso di Pietrapiana in quanto maggiormente fruibile dalla maggioranza dei potenziali fruitori dell’asilo nido, si sia adesso deciso di scegliere una scuola ad Arola?”
Il Sindaco Buonocore non può chiudere gli occhi di fronte a questi interrogativi. Non possiamo fare altro che attendere le sue risposte. Ma delle neomamme chi si preoccupa? Noi di PositanoNews abbiamo un’altra domanda: Le famiglie – presso la scuola privata che ha ricevuto il restyling – potranno usufruire di tariffe comunali? Se sì per quanto? Solo per i dieci anni di comodato d’uso?