VICO EQUENSE/META: DITTA DI SMALTIMENTO RIFIUTI TRATTIENE TFR E CONTRIBUTI DEI LAVORATORI – SCATTA IL CONTENZIOSO
Sarebbero ben sei anni che la Srim srl starebbe trattenendo il tfr e i contributi dei lavoratori di Vico Equense e Meta, città delle quali si occupa appunto la Sarim, per lo smaltimento rifiuti. Gli operatori ecologici dal 2013 non avrebbero ma ricevuto tfr e contributi. Tramite il sindacato Cgl avrebbero avanzato un contenzioso alla ditta, in duplice copia al comune di Vico Equense e a quello di Meta. Due contenziosi – per la precisione – uno in cui si richiedono circa 70 mila euro all’azienda, e l’altro in cui si contestano circa 90 mila euro. 160.000 euro totali a carico della Sarim tra contributi e Tfr. A prestare la firma per la contestazione è stata Maria Manocchio, Segretario Funzione pubblica Cgil per Napoli e l’area Metropolitana.
«Da un controllo formale – scrive Maria Manocchio – effettuato presso il Fondo di Previdenza Complementare “Previambiente”, non risultano versate a partire dall’anno 2013 a tutt’oggi le quote di Tfr destinate dai lavoratori nostri iscritti, presso i cantieri di Vico Equense e Meta. Riteniamo questo un atto gravissimo: sia sotto l’aspetto dell’appropriazione indebita perpetrata ai danni dei lavoratori sia per effetto della mancata esigibilità degli interessi maturati e da maturare sulle somme versate.
Non risultano inoltre versate nemmeno le somme spettanti ai lavoratori “non iscritti” a Previambiente a partire dal primo gennaio 2018 (10 euro al mese per ciascun lavoratore ndr), così come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Servizi Ambientali Fise-AssoAmbiente.
Vi invitiamo a. sanare l’incresciosa inadempienza entro e non oltre il mese di aprile. In caso contrario i lavoratori, con l’assistenza della scrivente sigla sindacale, agiranno nelle sedi legali opportune per ottenere il risarcimento del danno e recuperare le somme loro spettanti”.
Insomma, decisamente delle gravi accuse da parte dei lavoratori, che chiedono nulla di più che i loro diritti.Al riguardo non mancano le parole, colme di sdegno di Fabio Foresta, sindacalista della Cgil:
«Stiamo parlando di soldi che sono dei lavoratori – e che sebbene risultino trattenuti in busta paga, non sono stati versati. Non da ieri, ma, per quanto riguarda Vico Equense, sin dal 2011, epoca in cui è subentrata nell’appalto la Sarim. Purtroppo per le annualità precedenti agli ultimi cinque anni, ormai è intervenuta la prescrizione e sono somme che non si potranno recuperare. Per le altre, in mancanza di risposte concrete e tempestive da parte dell’azienda, abbiamo già avviato le procedure per adire le vie legali. Stiamo parlando, solo per Vico Equense, di circa 30 ope- rai sui 50 addetti al servizio, e quasi tutti dei 17 impiegati a Meta. Per ciascun lavoratore parliamo di cifre che vanno dai 30 ai 40mila euro, in alcuni casi anche 50mila. Su queste cifre, gli operai hanno perso anche il rendimento, visto che Previambiente è un fondo quotato in borsa, che nel 2018 ha chiuso con un +2,30%, che di questi tempi fanno comodo a tutti. Qualcuno deve rispondere di tutto questo. E di tante altre anomalie che, grazie ai nostri consulenti, stanno emergendo dalle buste paga: differenze retributive, scatti, ticket e tante piccole voci che, messe insieme, assommano a cifre considerevoli».
Non sarebbe finita qui, Foresta racconta di aver informato tempo addietro i due Comuni interessati: «Della situazione – afferma abbiamo informato in tempi non sospetti entrambi i Comuni, ma finora non siamo stati presi nella minima considerazione. Non possono non vigilare su quello che succede dei soldi pubblici: in questa battaglia devono essere al fianco degli operai».