Vico Equense, sequestrati oltre 30 kg di datteri di mare: due denunciati
Altra operazione degna di nota della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia per contrastare la pesca di frodo. Questa volta, a Vico Equense, sono stati sequestrati ben 30 kg di datteri di mare e sono stati denunciate due persone. I due pescatori di frodo sono stati colti in flagranza di reato: hanno cercato di gettare a mare quanto pescato, ma a nulla è valso il loro tentativo di scampare alla giustizia. Sono stati, poi, sequestrate tutte le attrezzature utilizzate per l’illecita pesca, ovvero pinze e bombole d’ossigeno, oltre che il sequestro dell’imbarcazione. Per i due è scattata la denuncia in stato di libertà e si parla di ipotesi di ricettazione e danneggiamento ambientale.
Il comandante Ivan Savarese ha commentato: “L’operazione, che rientra in una più ampia attività di indagine che la guardia costiera sta portando avanti, a tutela della salute pubblica, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno della roccia, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa”.
Ricordiamo che la pesca del dattero di mare è vietata dal 1988 in Italia e dal 2006 in tutta la Comunità Europea. Questo perché sono dei molluschi che vivono all’interno delle rocce e che nel tempo scavano dei buchi sempre più grandi per insediarsi e l’unico modo per prelevarli è distruggere la roccia, con martellate o addirittura esplosivi. In Penisola Sorrentina la lotta a questo tipo di pesca di frodo è ormai entrata nel vivo da anni: specialmente durante i periodi di festività, come quello natalizio, i pescatori di frodo sono in azione e la Capitaneria di Porto è obbligata ad un lavoro incessante e continuo.