ATRANI PER LA RIVALUTAZIONE DEL TERRITORIO: LA CITTÀ ADERISCE AL FAI
In data 22 marzo il comune di Atrani ha presentato domanda per aderire al FAI. Ma cos’è il FAI? Sta per Fondo Ambiente Italiano, e si occupa della valorizzazione del territorio. L’associazione è No Profit e raccoglie fondi per restituire ai cittadini luoghi deteriorati dal tempo e mai restituiti ai cittadini. Inoltre il Fondo Abiente Italiano si occupa delle politiche ambientali e delle emergenze territoriali. Sono già stati salvati 60 luoghi in italia, con l’aiuto di alcune banche. E ogni due anni è possibile votare “I luoghi del cuore” tramite il loro sito, ovvero i luoghi preferiti dagli italiani, l’iniziativa ha contato 2 milioni di voti. A proposito dei Luoghi del Cuore è stato lanciato il 27 marzo il Bando per la selezione degli interventi, a cui possono partecipare tutti i luoghi che nel censimento 2018 hanno raggiunto almeno 2.000 voti. Sarà possibile aderire al bando fino alle ore 15.00 del 12 giugno 2019. Sarà presa in considerazione la rivalutazione di un bene all’interno della città vincitrice del bando. Gli esiti saranno annunciati nel mese di novembre 2019. Ma non solo, la Fondazione ha lanciato nel 2010 il progetto Puntiamo i riflettori, grazie al quale le delegazioni FAI possono segnalare i beni del loro territorio abbandonati o vittime di degrado facendosi promotori della loro rinascita attraverso un’attività di sensibilizzazione e raccolta fondi a livello locale.
La quota di iscrizione per il comune di Atrani è stata di 500 euro. “L’Amministrazione Comunale ha tra i propri fini quello di affermare i valori della cultura – come si legge nel documento – contribuendo alla più ampia promozione delle manifestazioni artistiche e culturali, e quello di
incentivare il turismo attraverso ogni iniziativa che promuova la conoscenza e l’immagine di Atrani”.
Insomma, una iniziativa con tanto di cappello, considerando anche che ogni anno la fondazione organizza la Giornata FAI di primavera: una manifestazione che consente di visitare numerosi beni italiani di interesse culturale e naturalistico normalmente chiusi al pubblico. Forse un giorno sarà protagonista anche il patrimonio di Atrani ?