“Il Diario di Pietra “ : in Svizzera si presenta il libro di Alessandra Cotoloni,ed. “Il Papavero “di Donatella De Bartolomeis .
Sabato 11 maggio, a Lucerna ,in Svizzera, sarà presentato presso lo Zentrum St. Martin di Hochdorf (Canton Lucerna), nell’occasione degli incontri con la cultura italiana in Svizzera , il libro di Alessandra Cotoloni “Il Diario di Pietra” ed.” Il Papavero” di Donatella De Bartolomeis.
La casa editrice Il Papavero è stata,con “Il Diario di Pietra” di Alessandra Cotoloni, presentato nell’edizione 2019 del “Premio Strega” da Pietro Mastroberardino. Il romanzo narra la storia di Fernando Nannetti, un uomo che ha passato quasi interamente la sua esistenza in manicomio e di cui restano 180ml di pietra incisa con l’ardiglione del gilet, tra le mura di Volterra. Un libro pluripremiato che affronta con estrema sensibilità il tema della malattia mentale e dell’essenza dell’uomo che rimane tale anche dinanzi alle barbarie.Un tema “scottante” ed attuale ,che la Cotoloni ha affrontato con delicatezza e sensibilità tale da far emozionare chi ha letto il libro .
“Il diario di Pietra. NOF4 : I fantasmi sono fulmidabbili dopo la sua seconda apparizione”,
è la storia, in parte romanzata, di un uomo realmente esistito che si chiamava Fernando Nannetti, nato a Roma nel 1927. Figlio di una ragazza madre, ha vissuto tutta la sua vita rinchiuso in istituti manicomiali, prima a Roma e poi a partire dal 1958 a Volterra. Sarà qui nella cittadina toscana che Fernando con l’ardiglione del gilet dato in dotazione ai degenti, comincerà a scrivere sul muro esterno del padiglione Ferri, il suo Diario di pietra, dove racconterà della sua immaginaria famiglia, dai tratti somatici bizzarri e denuncerà lo stesso sistema manicomiale. Una testimonianza toccante del suo bisogno di essere libero e di conquistarsi tale libertà attraverso i segni, le parole, i disegni e le frasi che imprimerà, con energia, su 180 ml di muro. Il grido di centinaia e centinaia di persone che venivano violate nella loro essenza umana, private completamente della propria dignità di uomini e donne. Una denuncia importante la sua, arricchita da espressioni che sono spesso vere e proprie poesie toccanti che ci riportano la profondità di un uomo che si è visto da sempre privare dell’ elemento più importante per ogni individuo: la libertà di essere e di esistere.
Oggi il suo murale è considerato una delle espressioni più significative di Art Brut, tanto che a Losanna hanno persino dedicato una sezione specifica per Nannetti nel museo che racchiude altri esponenti di questa particolare espressione artistica. Purtroppo il “Diario di pietra” di Fernando, si sta deteriorando ogni giorno di più a causa della sua continua esposizione agli agenti atmosferici. Con il suo completo deterioramento, non solo quindi perderemo una delle principali forme di “ART BRUT”, ma perderemo l’espressione di tutte quelle anime che trasudano attraverso i segni graffiati nel muro, perderemo la testimonianza di un sistema che ha visto annullare per decenni centinaia e centinaia di persone.” Un plauso alla casa editrice “Il Papavero” , con la sua “anima” Donatella de Bartolomeis, la quale ,oggi come non mai , sta affrontando sfide editoriali importanti ed uniche ,che rendono merito alla grande tradizione storico culturale del territorio irpino, ma soprattutto pongono l’attenzione sulle nuove strade che ,come casa editrice, la De Barolomeis potrà “esplorare: Due “anime” ,la Cotoloni e la De Bartolomeis
,che unite dal filo “illogico” della scoperta di nuove frontiere della cultura, hanno ricevuto il plauso e la convinta ammirazione da parte di critici e lettori, certi che questo binomio, fatto di cultura, di amicizia,e di …sorrisi , con elegante educazione editoriale,possa dare ancora e per molto tempo i risultati sperati.
“Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.”
(Alda Merini)
Antonio Di Giovanni