Fabrizio Corona resta in carcere: deve scontare di nuovo i 5 mesi di affido terapeutico. I giudici: «Soluzione adeguata»
Fabrizio Corona resta in carcere e deve scontare nuovamente i 5 mesi trascorsi in affidamento terapeutico che non sono stati ritenuti validi.
Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano revocando l’affidamento terapeutico per l’ex agente fotografico, tornato in carcere il 25 marzo scorso, e accogliendo la richiesta dell’ avvocato generale Nunzia Gatto, numero due della Procura generale milanese.
La «ripresa» del «percorso» in carcere è la «soluzione non solo necessitata ma anche adeguata» al «livello di consapevolezza» di Fabrizio Corona. Lo scrive il Tribunale di Sorveglianza di Milano, il quale ha deciso che l’ex agente fotografico deve rimanere in carcere perché un programma terapeutico fuori sarebbe per lui «inadeguato», date le continue violazioni delle regole. L’Avvocato generale Nunzia Gatto in udienza tre giorni fa aveva parlato di «delirio di onnipotenza» da parte dell’ex ‘re dei paparazzì.
Una soluzione «non solo necessitata ma anche adeguata al livello di consapevolezza del condannato». Così, in sintesi, il Tribunale di sorveglianza di Milano ha annullato il programma di affidamento al quale Fabrizio Corona era stato assegnato. La revoca riguarda gli ultimi 5 mesi, a partire dal 26 novembre scorso, quando lo stesso Tribunale di sorveglianza aveva concesso l’affidamento terapeutico. Cinque mesi che quindi Corona dovrà scontare nuovamente, questa volta dietro le sbarre.