Juve, missione compiuta: 2-1 alla Fiorentina, arriva l’8° scudetto di fila
Ottavo Scudetto consecutivo e un paradosso: i fischi dello Stadium, dopo mezz’ora di gara, per una squadra che nel giro di un’ora avrebbe conquistato matematicamente il campionato. Succede anche questo contro la Fiorentina, conseguenza direttissima dell’eliminazione in Champions. Segno che la delusione europea è molto più grande della gioia per l’ottavo Scudetto consecutivo, ma nel calcio difficilmente si può scegliere. La Juventus fatica contro un Chiesa scatenato ma porta a casa il risultato, un’altra vittoria e un trionfo lungo 8 anni ma offuscato – come sempre – dall’ombra dell’eliminazione per mano dell’Ajax. Una Juve con poche motivazioni e poca birra nelle gambe va sotto contro la Fiorentina, la raddrizza e trova il gol del vantaggio per lo Scudetto. Ma non è così che avrebbero voluto festeggiare i tifosi, non dopo la batosta in Champions. Milenkovic porta in vantaggio i viola approfittando di una gran giocata di Chiesa e una dormita difensiva di Szczesny e Rugani, la Juve fatica a reagire e soprattutto trovare sbocchi offensivi: anche Ronaldo sembra un giocatore normale. Il pareggio al minuto 37’, torsione di testa vincente di Alex Sandro che trova l’angolino, traversa sanguinosa di Chiesa – il più in palla – e autogol di Pezzella che spiazza Lafont su cross furbo di Cristiano Ronaldo. La partita di fatto finisce qui, la Juve la gestisce senza correre rischi fino alla fine. CR7 sfiora il gol, murato da un miracolo di Lafont, e poi scioglie tutti i dubbi sul suo futuro: «Se rimango qui al 100%? Rimango qui al mille per cento».
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