La Statale Amalfitana nelle strade più pericolose al mondo. Carlo Cinque del San Pietro: “sosteniamo la petizione”
La questione della viabilità sulla Statale Amalfitana è il tema caldo in questo particolare momento dell’anno. Recentemente sta balzando alla cronaca la notizia dell’inserimento dei 50 km che collegano Salerno a Sorrento nelle “Dangerous roads”, ovvero le strade più pericolose al mondo. Come scrive “E’ Costiera” riprendendo il sito, addirittura viene consigliato di procedere da Salerno, vista la precarietà dei parapetti e delle ringhiere disposti sul lato opposto, ad impedire alle automobili di cadere sulla scogliera. Non solo il traffico, ma anche la questione sicurezza inizia a smovere gli animi, ma non ci voleva di certo una rivista online specializzata a capire che la Statale è insicura, basti pensare solo al caso di Vincenzo, il ragazzo di Ravello che è stato schiacciato da un bus contro un’inferriata: un caso emblematico, che al tempo stesso ha coinvolto pochissimi sostenitori intorno all’incontro che si è svolto il mese scorso ad Amalfi con l’Associazione “Mani Pulite”.
Sul tema della viabilità torna anche Carlo Cinque, patron dell’Hotel San Pietro di Positano, che attraverso un post su Facebook, invita le persone a sostenere attivamente la petizione sostenuta dal Coordinamento Associazioni Costiera amalfitana, portando tutti avanti quest’unica iniziativa affinché la voce che deve giungere ai decisori politici e tecnici sia ancora più forte. Ecco il post integrale:
La statale SS163 della Costiera Amalfitana è stata inserita nel sito “Dangerousroads”, ovvero delle strade più pericolose del mondo. In tutto il mondo, i viaggiatori stanno prendendo atto delle condizioni anomale di traffico, parapetti precari, pullman che si fermano ovunque per far ammirare i panorami, auto noleggiate a non residenti che viaggiano al centro della strada e anche oltre, etc..
Se non prenderemo urgenti provvedimenti, le notizie come questa si moltiplicheranno in modo esponenziale, “virale” per usare l’aggettivo giusto.E’ questo che vogliamo? vogliamo veicolare il messaggio che la Costiera Amalfitana è pericolosa ? in effetti lo è davvero, quindi sarebbe nostro dovere, dovere di tutti nessuno escluso, batterci per migliorare le condizioni di sicurezza, viabilità e pulizia della nostra unica strada.
La politica dello struzzo ci ha portati a questo disastro… tiriamo tutti la testa fuori dalla sabbia e attiviamoci, sostenendo le associazioni che hanno promosso la petizione nelle loro iniziative, facciamo fronte comune, loro, gli speculatori che non amano la nostra terra, ci vogliono dividere perché hanno paura della nostra forza se coalizzati. Non cadiamo nella rete, non facciamo nascere mille iniziative scollegate tra di loro e che per questo hanno poca forza.A Chicago, negli anni 30, per arrestare Al Capone, gli inquirenti avevano centinaia di capi di accusa da imputargli, ma ne scelsero uno solo “l’evasione fiscale”, che in America è uno dei delitti più gravi, e lo incastrarono.
Il nostro capo di accusa potrebbe essere che i grossi pullman granturismo viaggiano costantemente contro mano, in ogni curva della Costiera invadono l’altra corsia. Se guidassimo noi, costantemente, in senso opposto a quello consentito dal codice della strada ci imputerebbero di tentato omicidio…come la vogliamo mettere ? ….facciamo sentire le nostre voci come se fossero una soltanto….istituzioni competenti: fate qualcosa, battete un colpo, fateci sentire la vostra presenza, non possiamo continuare così sulle nostre strade.
Condividiamo e firmiamo La PETIZIONE per la regolamentazione del traffico sulla SS 163, è uno strumento valido per difendere la nostra strada da coloro che la sfruttano soltanto senza darci nulla in cambio se non insicurezza, inquinamento, traffico e arrabbiature. Abbiamo una sola strada di accesso e di esodo e quando si blocca (cosa che accade sempre) si provoca un INFARTO al nostro già fragile territorio, urge una regolamentazione non si può far finta che nulla accada. Buon traffico a tutti