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Sorrento – Restyling Piazza Lauro, finalmente un lavoro fatto bene! (… se poi si gestirà con oculatezza e buon senso).

8 aprile 2019 | 19:14
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Sorrento – Restyling Piazza Lauro, finalmente un lavoro fatto bene! (… se poi si gestirà con oculatezza e buon senso).

E’ quanto traspare dai primi commenti anche di quella parte di cittadinanza da sempre molto critica nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale. Visto le precedenti esperienze permangono tuttavia forti dubbi  circa la futura gestione in termini di vigilanza e sicurezza.

Sorrento – Dopo qualche mese di disagio per i cittadini e soprattutto per i commercianti, finalmente in dirittura di arrivo il restyling di Piazza Lauro. I lavori iniziati lo scorso novembre e secondo programma da concludersi entro il 29 marzo, a causa di complicazioni inattese rilevate dalla ditta appaltatrice, saranno però totalmente terminati a fine maggio. Nell’ accordare la proroga per l’ultimazione dei lavori, l’Amministrazione comunale, ha tuttavia preteso la riapertura delle aree  già completate dell’opera. In modo tale che i commercianti della piazza, penalizzati durante tutto il periodo invernale, inizino ad organizzarsi nell’affrontare la ormai già aperta stagione turistica. Sebbene si deve aspettare ancora qualche mese per ammirare la pienezza dell’opera, con lo spettacolo della fontana, realizzata a confine con il Corso Italia, che rappresenta la vera novità del restyling, in questi giorni, con l’accesso ad una parte della piazza, la cittadinanza ha avuto modo di constatare e soprattutto giudicare la qualità dei lavori realizzati dalla ditta appaltatrice e diretti dall’ Architetto Raffaele Maria Ricciardi.

Nel suo complesso, questa prima trance di lavoro completato ed aperto al pubblico, ha suscitato senz’altro una impressione positiva, sia da parte dei commercianti che dei cittadini. Quest’ultimi sempre molto critici nei confronti delle opere pubbliche realizzate dall’attuale Amministrazione comunale. L’esempio più eclatante, che continua a suscitare una serie di critiche ed a sollevare polemiche, è senz’altro il recente restyling del Corso Italia. Dove il progetto iniziale è stato completamente stravolto con la conseguenza, che ormai  a lavoro ultimati, continuano ad evidenziarsi una serie di lagune che stanno ad indicare una scarsa qualità del materiale usato ma soprattutto una superficialità nella messa in opera. Nel caso di Piazza Lauro, oltre alla funzionalità ed al rinnovato look della parte carrabile, l’eliminazione degli stalli per la sosta dalla parte centrale  con il conseguente allargamento dei marciapiedi, nonché l’adeguamento alle normative  circa l’accessibilità all’intera piazza da parte delle persone diversamente abili, quello che ha suscitato interesse e  consenso positivo  è stato la qualità dei materiali adoperati ma soprattutto la professionalità relativa alla posa in opera, giudicata senz’altro a regola d’arte.

Quindi senz’altro un lavoro fatto bene, che presto si potrà continuare ad ammirare quando anche ll secondo step che riguarderà il tratto di accesso alla piazza lato Banca Intesa, sarà ultimato. Mentre il completamento della fontana con i suoi giochi di acqua ed il tratto lungo il Corso Italia, compreso tra  Banca Intesa e l’Ufficio Postale  sarà quindi consegnato entro la fine di maggio.

Quello relativo ai lavori di Piazza Angelina Lauro, insieme al restyling del Corso Italia  erano obbiettivi di primaria importanza nel programma di mandato dell’attuale Amministrazione. La Piazza come è noto fu realizzata negli anni settanta e nel corso dei decenni non è stata mai oggetto di attenzione da parte delle amministrazioni comunali, che si sono succedute al comando della città. La scarsa manutenzione ed il livello di abbandono era ormai molto evidente, tanto da fare considerare l’intera area quasi un luogo degradato e da evitare, soprattutto durante le ore notturne. Con conseguenti ricadute sulle innumerevoli attività commerciali ed il prestigioso patrimonio immobiliare. L’attuale restyling, che oltre alla parte strutturale e la sistemazione di nuovo arredo urbano, interessa anche il sistema di illuminazione e fognario  rappresenta, senz’altro una grossa opportunità per il rilancio dell’intera area, che come è noto funge da vero e proprio biglietto da visita per i tanti visitatori e turisti che arrivano a Sorrento utilizzando la Circumvesuviana. Pertanto, nell’applaudire l’egregio lavoro finora realizzato ed il restante che di sicuro non sarà da meno, l’intera cittadinanza ed in particolare l’Amministrazione comunale, dovrebbero essere consapevoli che si è soltanto a metà dell’opera, se dal giorno della definitiva consegna dei lavori, non ci si adopererà in una efficiente gestione della Piazza. Obbiettivo che non può essere raggiunto se si trascurerà , oltre ad una efficiente manutenzione, una opportuna e costante vigilanza, nonché concreti interventi da parte delle forze dell’Ordine preposte in caso di infrazioni ed inosservanza delle regole . Una situazione che purtroppo viene  quotidianamente evidenziata dai cittadini in altre zone della città. Come appunto il rinnovato tratto del Corso Italia e  la ristrutturata Piazza Veniero, che sebbene oggetto di recenti restyling con forti investimenti pubblici, in mancanza di una adeguata vigilanza continuano ad essere luoghi in cui il rispetto del bello e soprattutto delle regole, continuano ad essere qualcosa di raro.  Dove le infrazioni al codice della strada, l’occupazione abusiva del suolo pubblico,l’accattonaggio e la vendita abusiva di prodotti  contraffatti, continuano a proliferare  senza che si prendano dei drastici provvedimenti per debellarli definitivamente. Ulteriormente grave. se si escludono i soliti atti vandalici  di giovinastri del luogo ed atteggiamenti allegri dovuti alla cosi detta “movida” durante il periodo estivo,  determinate comportamenti ed atteggiamenti, che in modo evidente dimostrano che si ignorano fondamentali principi che costituiscono i pilastri portanti di una economia turistica esposta a livello mondiale, continuano ad essere adottati  anche da taluni imprenditori e commercianti, che invece, insieme ai cittadini ed agli amministratori, dovrebbero essere i primi custodi di tali patrimoni. – 08 aprile 2019 – salvatorecaccaviello