Viabilità

Traffico in Costiera, annuncio FIT CISL: “Nostri allarmi inascoltati. Ora bloccheremo noi il traffico”

26 aprile 2019 | 16:29
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Traffico in Costiera, annuncio FIT CISL: “Nostri allarmi inascoltati. Ora bloccheremo noi il traffico”

Annuncio poco fa della Federazione Italiana Trasporti (FIT) CISL. L’associazione che organizza e rappresenta i lavoratori dei trasporti dell’ambiente e dei servizi ha annunciato che prenderà seri provvedimenti a causa della situazione traffico in Costiera amalfitana.

“I nostri allarmi in Costiera Amalfitana sono rimasti inascoltati dopo tanti allarmi lanciati nei mesi scorsi sul caos licenze private nel Tpl. A breve provvederemo noi a bloccare il trasporto pubblico, almeno così qualcuno prenderà atto del problema! Siamo infatti pronti a scioperare”. Ha annunciato il segretario generale della Fit CISL Campania Alfonso Langella.

Queste le parole di Andrea Cretella:

“Abitanti della costiera amalfitana vi comunico che come da accordi presi con la segreteria regionale uil trasporto responsabile dott. Diego Corace, da lunedi prossimo si avvia la procedura per uno sciopero generale in costiera amalfitana, contro il mancato provvedimento da parte della prefettura, anas etc… per affrontare il problema emergenza traffico. Non è possibile come ogni anno, che in occasione di prevedibile caos, le istituzioni a garantire la sicurezza stradale e pubblica, se ne fregano mettendo in serio pericolo la vita delle persone”.

Angelo Amodeo, rappresentato Fit, ha dichiarato:

“Dopo anni di discussione su come affrontare la pesante questione del traffico, con un gruppo di amici abbiamo pensato di organizzare un incontro di tutti i cittadini interessati a confrontarsi sulla tematica e valutare eventuali soluzioni all’atavico problema.

L’intento è di arrivare ad un colloquio col prefetto per esporre le nostre eventuali proposte, in modo particolare per la salvaguardia della salute di noi cittadini della costiera e dei tantissimi turisti che vengono a trovarci.

Lo scopo, però, è anche quello di costruire, se necessario, momenti di mobilitazione – al di là delle chiacchiere e degli scritti – per richiedere alle autorità preposte delle risposte concrete e immediate.

Ormai è evidente e non più sopportabile il caos in cui siamo immersi, con i mezzi di soccorso costretti a impiegare 5/6 volte il tempo normale di intervento per raggiungere gli infortunati e poi trasportarli al presidio di pronto soccorso, una qualità della vita sempre più bassa a causa di chilometri di macchine incolonnate che snervano i conducenti, e, non ultimo, un inquinamento dell’aria, dovuto agli scarichi dei veicoli, che arreca gravi conseguenze alla salute di tutti”.