VITERBO: DENUNCIATA AVVOCATESSA DI VICO EQUENSE – CHIEDEVA SPESE LEGALI AGLI AVENTI DIRITTO AL GRATUITO PATROCINIO

1 aprile 2019 | 20:23
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VITERBO: DENUNCIATA AVVOCATESSA DI VICO EQUENSE – CHIEDEVA SPESE LEGALI AGLI AVENTI DIRITTO AL GRATUITO PATROCINIO

È successo a Viterbo, tuttavia sarebbe originaria di Vico Equense l’avvocatessa denunciata da un 57enne di Narni, per aver chiesto un onorario dovuto a spese legali. Fin qui tutto normale: è regolare che un avvocato chieda l’onorario. Se non fosse per il fatto che l’avrebbe richiesto ad un uomo avente diritto al gratuito patrocinio. Tanto è vero che la donna sarebbe stata contattata dall’uomo proprio in quanto iscritta come avvocato alle liste del gratuito patrocino. Le avrebbe telefonato per avere un appuntamento con lei, un appuntamento che sarebbe dovuto essergli utile per chiedere la reversibilità sulla pensione della consorte, della quale sarebbe rimasto vedovo nell’aprile del 2018; La moglie percepiva una pensione di invalidità civile, che avrebbe voluto continuare a percepire alla luce della normativa sulla reversibilità, tuttavia non avendo possibilità economiche per affrontare le spese legali, l’uomo si sarebbe rivolto alla legale viterbese. Si accordano telefonicamente ed ecco che avviene l’appuntamento in un bar di Narni. L’Avvocatessa si sarebbe presentata con un altro uomo, che avrebbe dichiarato di essere un avvocato. Fin qui sembrerebbe andare tutto bene, finché l’avvocatessa non avrebbe chiesto gli onorari per la difesa legale, con tanto di mandato difensivo alla mano, che per l’appunto avrebbe chiesto di firmare al potenziale assistito. Peccato che l’uomo di Narni si sarebbe rifiutato di firmare, e sarebbe stato proprio per queste vie che si sarebbe insospettito, scoprendo che il presunto avvocato che accompagnava l’avvocatessa non era altro che un imprenditore, privo di alcun titolo accademico. Lei invece sembrerebbe essere davvero un’avvocato che, stando alle sue dichiarazioni, opererebbe tra Lazio e Umbria.  Così il narnese avrebbe presentato denuncia presso la polizia postale di Terni, lo scorso 19 marzo. La parte offesa è assistita dall’avvocato Giacomo Marini del foro di Roma.  Alla denuncia il narnese avrebbe allegato delle fotografie trovate su Facebook, che proverebbero il fatto che l’uomo si sarebbe spacciato per avvocato in diverse occasioni. Non sarebbe finita qui, a Viterbo, risulterebbe presidente e gestore di un ente di mediazione, nonché presidente di un ente sportivo, gestore di uno studio a suo nome preposto a consulenze aziendali, procacciatore di affari e pratiche legali, titolare di un ente che gestisce uno studio multiplo per affitto stanze e uffici. Insomma, all’imprenditore non mancherebbe di ricoprire diverse figure professionali, peccato che in nessuna di queste sia compresa la veste di avvocato. A differenza di Giacomo Marini, invece, che sarebbe il legale della parte offesa, il quale in proposito asserisce “Il fatto è molto delicato, mi auguro che venga fatta luce sulla vicenda, e confido nel lavoro degli inquirenti.”