Silvio Berlusconi ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per il trattamento di una colica renale acuta. E questo gli ha impedito di partecipare alla presentazione dei candidati di Forza Italia alle elezioni europee in programma a Villa Gernetto. Non gli ha però impedito di far distribuire ai giornalisti un estratto del suo intervento per dire, in sintesi, che «ogni voto in più a Forza Italia avvicina la fine dell’incredibile governo giallo-verde e la ricostruzione di un centro-destra tradizionale». Il presidente è stato accompagnato in mattina all’ospedale, nello stesso reparto dove era stato ricoverato nel giugno del 2016 quando fu operato per la sostituzione della valvola aortica. E come allora subito sono arrivati giornalisti e cameramen. La sua intenzione era quella di confermare, finiti i controlli, l’incontro nella Villa dove voleva aprire l’università del libero pensiero e dove ha ospitato decine di incontri di partito e anche capi di Stato e di governo come Dmitri Medvedev, quando era presidente russo. I medici però glielo hanno impedito. «Voleva venire a Gerno – ha spiegato la senatrice Licia Ronzulli – ma il professor Zangrillo è stato categorico e quindi passerà la notte al San Raffaele». Però, ha sottolineato, «sta bene. Rimane in osservazione a fare la terapia antalgica con la flebo per la colica».
Lui stesso, hanno riferito da Forza Italia, ha telefonato al presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, che è vicepresidente di Forza Italia, per rassicurarlo sulle sue condizioni. Ed è stato Tajani a presentarsi in conferenza stampa a Villa Gernetto per rincarare la dose spiegando che «più forte sarà Forza Italia, più questo governo avrà vita breve» e «questo è nell’interesse degli italiani». Il messaggio di Berlusconi è che l’Italia non può correre il rischio di essere isolata perché ci sono temi troppo grandi da trattare da soli: dall’immigrazione, alla situazione libica, alla concorrenza cinese che ha un «disegno imperialistico, perseguito con mezzi politici ed economici e solo per il momento non militari». Temi «rispetto ai quali le liti da pollaio della politica italiana scompaiono dall’orizzonte». Secondo Berlusconi, «i sovranisti, a cominciare dalla Lega, anche se in Italia avranno un buon risultato elettorale, in Europa saranno isolati e conteranno poco o nulla. Il voto a loro non è un voto utile, come non lo è quello al PD». Mentre invece lui ha deciso di candidarsi perché «è necessario portare in Europa una presenza forte di Forza Italia». «Solo dentro il Partito Popolare Europeo, che è la nostra casa di cattolici liberali, e che continuerà ad essere la maggiore forza politica d’Europa – ha concluso -, possiamo giocare un ruolo importante per cambiare l’Europa e difendere l’Italia».