FOGGIA-SALERNITANA 3-1:Granata a picco terza sconfitta consecutiva
Nell’incontro tra Foggia e Salernitana, i granata subiscono la terza sconfitta di fila. La partita inizia con ritmi molti alti, e i dauni passano in vantaggio al 16′, tramite una rete nata da un assist di Mazzeo per Iemmello, con Micai che respinge, e sulla cui ribattuta ci pensa Deli a infilarla nel sacco, anticipando Casasola. Due minuti più tardi, i rossoneri raddoppiano dagli undici metri con Greco, per via di un rigore concesso dopo un fallo di Akpa Akpro su Ranieri. Al 26′ il granata Casasola conclude dagli sviluppi di un corner, ma non inquadra la porta. Un minuto più tardi, un tiro-cross di Jallow sfiora la traversa. Al 33′ il foggiano Mazzeo va alla conclusione, ma la palla termina sul fondo. Al 44′ si assiste ad un sinistro pericoloso di Mazzarani, con Leali che è bravo a deviare in corner.
Nel secondo tempo Gregucci decide di far entrare Calaiò, al posto di Casasola. Dopo tre minuti, Mazzeo sbaglia un’occasione ghiotta, con Micai molto attento nella circostanza. Al 7′ Calaiò conclude di testa, ma senza successo. Al 10′ ci prova Jallow con un tiro senza troppe pretese: Leali para comodamente. Lo stesso Jallow ci riprova al 13′ e stavolta non sbaglia: servito da Odjer, firma il provvisorio 2-1. Ma la gioia dura pochissimo: dopo appena un minuto, va in gol Iemmello di testa su sponda di Kragl. Al 30′ va segnalato il tiro dalla distanza di Akpa Akpro su assit di Pucino, che non ha successo, visto che Leali blocca. Al 43′ Calaiò serve Jallow, che conclude, ma la palla termina di poco fuori. Verso la fine dell’incontro, un colpo di testa di Calaiò sugli sviluppi di una punizione battuta da Rosina (entrato al 19′ al posto di Mazzarani) finisce fuori. Poi, nel recupero, accade ben poco. La partita si chiude quindi sul 3-1 per i rossoneri, che conquistano punti preziosi in chiave salvezza.
FOGGIA-SALERNITANA 3-1
Marcatori: 16′ Deli, 19′ rig. Greco, 13’st Jallow, 14’st Iemmello
FOGGIA (3-5-2): Leali; Martinelli, Billong, Ranieri; Gerbo (25’st Zambelli), Busellato, Greco, Deli (38’st Cicerelli), Kragl; Mazzeo (11’st Matarese), Iemmello.
A disp: Noppert, Boldor, Loiacono, Ngawa, Arena, Chiaretti, Di Masi, Cavallini, Galano. All: Grassadonia
SALERNITANA (3-5-1-1): Micai; Mantovani (40’st D. Anderson), Migliorini, Pucino; Casasola (1’st Calaiò), Akpa Akpro, Minala, Odjer, Memolla; Mazzarani (19’st Rosina); Jallow.
A disp: Vannucchi, Lazzari, Gigliotti, Vuletich, Di Tacchio, Schiavi, Volpicelli, Orlando, A. Anderson. All: Gregucci
Arbitro: Ros di Pordenone
Ammoniti: Migliorini, Akpa Akpro, Greco, Pucino, Matarese, Kragl
SALERNITANA, una vergogna infinita…
Ancora una vergognosa prova della Salernitana che ormai, oltre a essere in caduta libera sotto l’aspetto tecnico e della classifica, ha mollato anche per quanto concerne il profilo psicologico. Non si possono spiegare altrimenti le ultime disfatte. Lo stesso Gregucci in panchina e anche di fronte alla stampa sembra un allenatore rassegnato, quasi in attesa dell’esonero da parte della società come una liberazione, se consideriamo che le dimissioni sono merce rara oggigiorno.
Ah, Colantuono. Oggi tutti tifosi dovrebbero chiedere scusa al tecnico che per primo ha capito i limiti di questa squadra ed ha anche avuto “gli attributi” di dimettersi dall’incarico. Eppure si tratta di elementi di una rosa, sulla carta, di discreto livello, ma purtroppo dal morale fragile. Solo così si possono motivare sconfitte indecorose, consegnandosi puntualmente senza alcuna resistenza agli avversari di turno, tra l’altro non irresistibili. Infatti il “Real Carpid”, pardòn il Carpi, che all’Arechi sembrava una squadra di fuoriclasse, nel turno attuale le ha prese sul suo terreno dalla Cremonese ed ha più di un piede e mezzo in Serie C. E anche il Foggia oggi non è sembrato trascendentale.
La situazione, considerati i risultati provenienti dagli altri campi, si è ora abbastanza complicata. Per giungere alla salvezza bisognerà vincere necessariamente contro il Cosenza, che ormai ha terminato il suo torneo non avendo più obiettivi da raggiungere, oltre quello della conferma di categoria conquistata anticipatamente oggi. C’è però da chiedersi: questa squadra ora è in grado di battere un’avversaria che scenderà in campo pur senza motivazioni? Gregucci si appella ai tifosi e vuole lo stadio pieno, ma non basterà. Bisognerà tirar fuori quel po’ di orgoglio rimasto nei giocatori e il tecnico farebbe bene a fare la sua parte, altrimenti sarà dura…