La guerra degli striscioni “Questa Lega è una vergogna” dal fratello di Pino Daniele
Anche il fratello di Pino Daniele espone uno striscione…La «protesta degli striscioni» contro il leader della Lega Matteo Salvini è arrivata anche a Napoli, città nella quale il vicepremier e ministro dell’Interno è atteso alle 18.30 per partecipare a una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. In un primo momento era previsto anche un comizio in piazza Matteotti e poi al Teatro Augusteo, appuntamento poi cancellato. Ma in città sono già comparsi striscioni con slogan contro Salvini e la Lega, simili a quelli che sono stati esposti di recente nelle città toccate dal tour elettorale del leader del Carroccio. Si va da «I terroni non dimenticano» a «Restituisci i 49 milioni», passando per citazioni di Pino Daniele («Questa Lega è una vergogna») e della serie tv «Il Trono di Spade»: «Salvini not today», recitava uno striscione apparso questa mattina sulla facciata del liceo Mazzini. C’è anche chi ha voluto aggiungere un ulteriore carico di ironia, come l’autore dello striscione che recita: «Salvini non sei il benvenuto! Ps. per la Digos: torno alle 20:00», riferimento agli interventi delle forze dell’ordine che in alcuni casi hanno rimosso gli striscioni esposti nei pressi dei luoghi dove Salvini ha tenuto i suoi comizi.
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Tra i contestatori spicca il nome di Salvatore, il fratello di Pino, che dal balconcino della sua casa, in San Giovanni Maggiore Pignatelli, nel centro storico di Napoli, ha esposto la scritta: «Questa Lega è una vergogna, lo diceva anche mio fratello Pino». «Un ministro che indossa divise, imbraccia mitra e è contro gli extracomunitari non è degno di questo nome», dice Salvatore che somiglia moltissimo al cantautore. «Deve andare via, qua non lo vogliamo. E a quello che pensano che la Lega non è più quella di una volta, quella criticata da mio fratello io dico che è peggio», aggiunge Salvatore. «Mio fratello non c’è più ma Matteo lo dico io: questa Lega è una vergogna», conclude Salvatore Daniele.
Fonte il Mattino