Luca Cascone Regione Campania sul traffico in Costa d’ Amalfi ha paura dei ricorsi al Tar dei bus, ma è normale?
Luca Cascone Regione Campania sul traffico in Costa d’ Amalfi ha paura dei ricorsi al Tar dei bus, ma è normale? Non è la prima volta che lo sentiamo sui tavoli a Napoli o dal Prefetto a Salerno. “Si , vabbè, ma se facciamo l’ordinanza poi ci fanno il ricorso al TAR..” Siamo su scherzi a parte. Fateci capire. Allora le istituzioni non si muovono per paura del ricorso al Tar e allora che ci state a fare? Ogni cittadino può ricorrere alla Giustizia amministrativa, glielo ha spiegato De Luca a Cascone? Allora basta che un “cartello” di cittadini va dal sindaco e dice “non metterci il divieto di accesso, o di sosta, davanti casa sennò ti facciamo il ricorso al Tar?” E l’avvocatura dello Stato che ci sta a fare? Non sta a noi dirlo, ma il codice della strada non da già delle regole di circolazione e questi autobus oltre gli otto metri possono circolare senza invadere l’altra corsia per come è fatta la S.S. 163 come chiedono i firmatari della petizione? A noi sembra così, se non è così, e se non si può fare un’ordinanza dovrebbe dirlo UN PARERE dell’avvocatura dello Stato o basta una minaccia di un cartello di bus? Ovvio che se si fa l’ordinanza con un divieto per una categoria e una categoria no si perde un ricorso al TAR, come è avvenuto l’altra volta e come Positanonews HA SPIEGATO DA BEN DUE ANNI. IL DIVIETO CI DEVE ESSERE PER TUTTI, esiste l’art. 3 della Costituzione a spiegarlo per bene. Chiaro? Su una cosa è stato vago, i sindaci della Costiera amalfitana non sono compatti. Allora Positano, Praiano, Ravello e Cetara sono sicurissimi per il no, ma per motivi di sicurezza pubblica e di salute, morti , feriti, non li vogliamo citare per non strumentalizzare, ma sono motivi emergenziali. Non di interesse privato. Anche Amalfi la pensa così e Atrani. Se altri comuni PER INTERESSI PRIVATI non vogliono, non possono essere presi in considerazione di fronte a un problema di ordine pubblico. Se io voglio fare una cosa che lede la sicurezza e l’ordine pubblico nessun interesse privato può prevalere, speriamo sia chiaro. Ecco cosa scrive oggi Carmen Incisivo su Il Mattino:
Uno sciopero per chiedere azioni concrete ai sindaci della Costiera amalfitana, all’Anas e alla prefettura per risolvere il problema della viabilità in Costiera Amalfitana. La bella stagione sta entrando nel vivo e le organizzazioni sindacali scendono in campo denunciando la mancata convocazione in prefettura in seguito alla richiesta di incontro inviata lo scorso 25 marzo proprio per parlare dei problemi di vivibilità che da anni attanagliano la Divina. «Da anni denunciavano Cgil, Cisl e Uil nella lettera inviata alle istituzioni si vedono spuntare autorizzazioni a varie ditte di trasporto per viaggiare sulla strada statale 163 con la possibilità di fare fermate lungo il tragitto per la salita e discesa dei passeggeri, quasi come sostituzione del trasporto pubblico locale. Il traffico produce stress ai lavoratori del trasporto pubblico locale che ormai è al limite della sopportazione, dovendo quotidianamente ingegnarsi per evitare il blocco dei mezzi».
IL «GIALLO»
Se da una parte, i sindacati denunciano la mancata convocazione di un tavolo, la prefettura fa sapere che invece hanno spesso incontrato le organizzazioni sindacali e che hanno ottenuto collaborazione per immaginare un piano di alleggerimento dei flussi. Piano che attualmente non avrebbe ancora trovato concretezza a causa delle difficoltà emerse nel provare a mettere d’accordo tutti i sindaci. Senso unico per i bus turistici; maggiore controllo del territorio e repressione di comportamenti scorretti; regole certe per il rilascio delle autorizzazioni alle aziende di trasporto turistico; maggiore manutenzione stradale con particolare riferimento alla potatura della vegetazione e al ripristino degli specchi convessi; istituzione di regole attraverso le quali far circolare mezzo e vetture a targhe alternate nelle giornate festive e prefestive, sono le soluzioni proposte dai sindacati che ribadiscono la necessità di ripristinare il dialogo. «Proclamiamo la prima azione di sciopero contro sindaci, Anas e prefettura che non hanno il coraggio di individuare soluzioni per alleviare il traffico, il transito di bus turistici ed altre problematiche più volte segnalate spiega il delegato Fit Cisl Diego Corace – Il susseguirsi di incontri è andato a vuoto, nonostante la buona volontà di prefettura ed Anas. I sindaci hanno deciso di farci morire nel traffico. Quello che si è visto nei giorni scorsi è inaccettabile, scene di ordinaria follia. Non ci resta che scioperare e manifestare contro la politica impotente, corrotta ed egoista. Con questo sciopero chiediamo le dimissioni di coloro che non sono in grado di assumersi responsabilità e adempiere ai loro doveri nei confronti di chi li ha votati. Chi è stanco di questo sistema può protestare con noi. Aspettiamo sempre di sapere prefetto e Regione cosa ne pensa di tutto ciò».
E in effetti, in Regione si sa che c’è un problema ma, come ribadito anche da Luca Cascone, presidente della commissione Mobilità ed ex assessore al ramo al Comune di Salerno «non c’è un modo di agire in maniera diretta ed essere realmente incisivi. La Regione dice Cascone – è disposta a fare tutto quello che serve per attuare le soluzioni che il tavolo tecnico proporrà per mitigare i disagi che da sempre, attanagliano la Costiera Amalfitana. È bene però ribadire che il problema è complesso e non può che essere risolto in un’ottica sistemica e complessiva che coinvolga prima di ogni altra cosa tutti i sindaci dei Comuni interessati e poi gli altri soggetti tra cui l’Anas. Possiamo anche ipotizzare di revocare tutte le concessioni possibili e immaginabili ma siamo in una condizione tale per cui chiunque può fare un ricorso e vincerlo esattamente dopo due ore, ripristinando lo stato iniziale delle cose. Diverso sarebbe se si riuscisse a condividere un percorso che metta d’accordo tutti, se tutti i sindaci adottassero atti utili alla costruzione di una situazione di omogeneità, la Regione potrebbe intervenire in una situazione più coerente e agevole». Le azioni intraprese dall’amministrazione regionale ci sono «per quanto di nostra competenza aggiunge Cascone – abbiamo intensificato le vie del mare e siamo disposti, laddove se ne ravvisasse la necessità, ad integrare ulteriormente; abbiamo stanziato fondi per gli ausiliari del traffico; siamo disposti a finanziare la causa della Ztl ed abbiamo preso parte a tutte le riunioni che sono state convocate in prefettura perché riteniamo che il problema debba essere risolto nell’interesse di tutti».
LO SCONTRO
Intanto però lo sciopero è proclamato e si sta organizzando una manifestazione pubblica ad Amalfi perché i sindacati non arretrano di un millimetro: »Siamo stanchi ed esausti per una situazione che denunciamo da anni senza mai arrivare a una conclusione dichiara il segretario della Filt Cgil Gerardo Arpino lavoriamo senza sicurezza, siamo costretti a sopportare una situazione che ci imporrebbe solo di incrociare le braccia. Ribadiamo l’assoluta necessità di concertazione e chiediamo alle istituzioni e ai sindaci prima di ogni altro, di occuparsi davvero di questa questione che rischia di paralizzare l’intera costiera».