NAPOLI BRUTTO APPROCCIO A FINE STAGIONE – CAMPIONATO CON POCHE EMOZIONI – MERTENS IN RETE CONCLUDE IN BELLEZZA
Una partita malamente persa dal Napoli senza mordente e grinta nel primo tempo. Con Verdi fuori ruolo al posto di Calllejon che entra nel finale della gara, gli azzurri riescono ad esssere periolosi ma non sfondano per le inprecisioni sotto rete. I primi 45 minuti si conludono con la doppia rete rossoblù. Prima Santander poi brillantemente Zemaili intorno al 45’portano in vantaggio il Bologna che ribatte colpo su colpo segnando in tre minuti due reti pregevoli. Nel secondo tempo più equilibrio azzurro con trame di gioco interessanti velocizzando verticalizzazioni in profondità.
Ghoulam sulla sinistra libero con stop a seguire e poi con un bel tiro spiazzante porta il Napoli a ridurre lo svantaggio. Siamo contenti per il marocchino che sembrava in fuorigioco.
Con maggiore convinzione e profondità il Napoli pareggia con il mitico Mertens.
La beffa verso il finale all’88 Santander su pallone teso in area, in tuffo, segna la rete del successo.
Karnesi non puo’ fare nulla sotto rete.
Napoli già aritmeticamente secondo, Bologna salvo, ma a caccia dei tre punti che potrebbero consegnargli il decimo posto e incassi più lauti alla voce diritti tv per la prossima stagione. Così, tra le due contendenti, vince chi ha una motivazione in più, ovvero i padroni di casa, che sembrano indirizzare la gara nei minuti finali del primo tempo con i gol di Santander e dell’ex Dzemaili e la chiudono poi con il colpo di testa di Santander a tre minuti dal termine. E Sinisa Mihajlovic, autore del gran finale di stagione, fa festa. Il Napoli ha più qualità anche se incerottato (senza gli squalificati Koulibaly e Allan e privo di Diawara, Ounas Mario Rui, Chiriches e Ospina,) e la gara la riprende nel secondo tempo, con gli innesti di Callejon e Mertens e le reti di Ghoulam e del folletto belga: il colpo del ko, però, resta in canna a Zielinski, che sbatte sul palo. Ancelotti, in avvio, rinuncia pure a Callejon, Mertens e Meret. Troppo per un Bologna che da tre mesi viaggia a ritmo d’Europa e va a caccia della settima vittoria consecutiva e del record di punti in campionato della gestione Saputo.
Gli azzurri partono meglio e sfiorano il gol con l’ex Verdi e Insigne nel primo quarto d’ora, mettendo paura ai rossoblù. Ma il Bologna cresce alla distanza. Prima si affaccia dalle parti di Karnezis con l’affondo di Dijks e il cross su cui Santander e Orsolini arrivano in ritardo, poi sfiorano il vantaggio su azione di corner con i colpi di testa di Santander e Lyanco, nel quarto d’ora successivo, infine Orsolini va a un centimetro dal palo, sempre di testa. Il gol è nell’aria.
Il Bologna non si ferma, si dimostra più brillante sotto il profilo atletico, alza il pressing e trova l’uno due sul finale di primo tempo con due ripartenze letali: al minuto 43 Palacio centra il cross dalla destra, su cui Santander piazza uno stacco imperioso, dimenticato dai centrali partenopei e due minuti la punta paraguaiana recupera palla e verticalizza per Dzemaili, che dopo una discesa di 20 metri palla al piede scarica il sinistro dal limite che vale il suo primo gol in campionato e il 2-0. Il Napoli non ci sta e si rimette in partita nella ripresa con Ghoulam, che in profondità sorprende Orsolini e Mbaye, poi Ancelotti indovina la mossa che svolta la gara: dentro Callejon e Mertens per Verdi e Insigne. Al minuto 32′, lo spagnolo inventa, Younes rifinisce e Mertens segna da due passi il 2-2. Zielinski va a un passo dal 3-2, poi la mossa vincente la azzecca Mihajlovic, che inserisce Svanberg e Destro. Svanberg a tre minuti dal termine, trova il tiro cross che Santander trasforma nel gol vittoria e ora il Bologna attende i risultati di Sassuolo e Spal per sapere se sarà decimo posto. Ma al Dall’Ara è festa comunque.