Salerno, il “reddito” a un clochard: Domenico, primo prelievo Gli sono stati assegnati 500 euro al mese, ma ne può prelevare solo 100 al giorno

2 maggio 2019 | 09:03
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Salerno, il “reddito” a un clochard: Domenico, primo prelievo Gli sono stati assegnati 500 euro al mese, ma ne può prelevare solo 100 al giorno

SALERNO – Cinquecento euro. Attesi da quando sono stati promessi e desiderati come una boccata d’ossigeno, sono arrivati i soldi del reddito di cittadinanza per Domenico di Fabio, un “senza fissa dimora” di 64 anni come è scritto sulla carta d’identità. L’avviso delle Poste, ricevuto in un negozio dove ha fatto in modo che arrivasse la corrispondenza, lo invitava a presentarsi allo sportello di via Fiume, a Mariconda, nel pomeriggio per ritirare la card e per sapere a quanto ammontasse effettivamente l’importo del sussidio. Domenico, Mimmo per i compagni di strada e per chi gli vuol bene, era davanti agli uffici già alle 14 in punto. «Dai calcoli che avevano fatto pensavo di ricevere intorno ai 300 euro, invece me ne spettano 500», spiega mostrando la carta gialla nuova di zecca che stringe tra le mani ossute. Cifra che conferma mostrando anche la ricevuta del prelievo appena effettuato. «Ora devo iniziare a saldare i debiti, poi finalmente potrò anche andare a trovare i miei figli e la mia ex moglie che vivono a Marano. Finora non avevo la possibilità di prendere nemmeno un treno, ora invece, posso andarli a trovare», racconta. Si è presentato alle Poste il prima possibile, il signor Domenico, con il timore che quello che aveva ascoltato dalle televisioni e letto sui giornali al bar potesse accadere anche a lui. Che, cioè, la cifra del reddito di cittadinanza fosse stata inferiore a quella percepita col Reddito d’inclusione, sostituito dal nuovo sussidio. «Avevo visto in una trasmissione che una signora aveva perso il lavoro, doveva mantenere i figli e, invece di avere la somma più alta le erano arrivati appena 100 euro. Io sapevo di non aver alcun reddito, non posseggo nulla ma temevo comunque di ritrovarmi beffato e raggirato come quella signora che non ha diritto praticamente a nulla perché fino all’anno scorso aveva lavorato, quindi aveva un reddito minimo», racconta.

Eleonora Tedesco LA CITTA