Scafati diversamenteabile senza posto auto riservato glielo trovano i vicini di casa
SCAFATI – Affetto da una patologia neurovegetativa, attende invano l’ok per l’istituzione di uno stallo di sosta per disabili vicino all’ingresso del condominio dove vive. Al silenzio delle istituzioni, sorde (come spesso accade) al grido di aiuto di un cittadino in difficoltà, fa eco il cuore grande della gente, che con coraggio escogita un modo alternativo per garantirgli un diritto. È la forza della solidarietà che diventa azione, per dar voce ad una storia che merita di essere raccontata. Siamo in via della Resistenza, traversa Massimo Troisi. In una delle palazzine a schiera, lungo la stradina senza uscita che si inoltra verso l’interno, vive un disabile, affetto da una grave patologia neurovegetativa. Da tempo attende che le istituzioni locali istituiscano uno stallo di sosta per portatori di handicap nei pressi della sua abitazione.
A sostenere la sua battaglia c’è il comitato traversa Massimo Troisi, rappresentato da un gruppo di residenti della zona che decidono di andare fino in fondo per aiutarlo. A nulla valgono i tentativi di sollecitare gli organi competenti a prendere in considerazione la richiesta del disabile, supportata da una corposa documentazione sanitaria attestante le sue condizioni di salute. Tutto si rivela inutile. I componenti del comitato non si lasciano scoraggiare; si attivano ed escogitano un modo per sopperire all’inefficienza delle istituzioni, realizzando dei cartelli per delimitare “autonomamente” un’area di sosta davanti all’ingresso del condominio del disabile e affidandosi al buon cuore della gente per il rispetto di quello stallo, riservato a chi ne ha diritto.
«Dove non arrivano le istituzioni, arriva il cuore dei residenti. Aiutaci a riservare questo spazio ad un nostro amico in difficoltà. Grazie», è il testo che i componenti del comitato scrivono sui cartelli sistemati davanti all’ingresso del condominio. «Abbiamo individuato – testimonia in un post su facebook la signora Maria Rosaria, componente del comitato – l’unica strada possibile e affidarci al buon cuore ed alla coscienza delle persone, affinché con questi cartelli creati da noi residenti riservino un’area di sosta che di diritto spetta a questa persona». Neppure la preesistenza di un passo carrabile, proprio in quel punto, risulta di ostacolo grazie alla comprensione e alla generosità di chi avrebbe avuto tutto il diritto di utilizzarlo. «È stato possibile – tiene a sottolineare nel post la signora Maria Rosaria – grazie agli inquilini del medesimo appartamento che, utilizzando un ingresso secondario per l’auto, hanno chiesto con forza che si potesse adibire proprio lì davanti l’area di sosta. Ricordiamoci sempre che sono i cittadini a costituire una città e quindi se i cittadini “funzionano”, funziona anche la città».
DI DANIELA FAIELLA IL MATTINO