Sorrento: De Stefano chiede il ricorso al giudice del lavoro

Dopo la sospensione dei cinque giorni dal lavoro, sanzione arrivata dalla commissione disciplinare, il funzionario del Comune dei Sorrento, Daniele De Stefano, ha deciso di impugnare il provvedimento assegnato dalla stessa commissione, nonostante la scadenza è prevista per domani.
Con i suoi avvocati e con i suoi consulenti, De Stefano presenterà a stretto giro un ricorso al giudice del lavoro al quale chiederà l’annullamento della sanzione.
L’architetto intende ribattere ogni punto delle motivazioni adottate dalla commissione per la sua sospensione, avvenuta dopo la segnalazione e l’audizione del commerciante Michele Scannapieco.
Evidentemente, soltanto in sede di contenzioso, sarà chiarita quale altra richiesta De Stefano potrà teoricamente formulare ai magistrati di Torre Annunziata.
La cosa certa è che il funzionario si ritiene danneggiato dal provvedimento, poiché, secondo il suo punto di vista, non suffragato da casi di comportamenti non in linea con le normative.
Ovviamente il comune della città del Tasso è di tutt’altro canto; ha infatti avviato la disciplina vigente per i proprio dipendenti e ritiene punibile il comportamento assunto dal proprio lavoratore a seguito delle verifiche del caso che si basano pure sulle dichiarazioni di Scannapieco, che ha avuto l’opportunità di essere sentito nel corso del procedimento.
Per la commissione ovviamente il comportamento di De Stefano andava punito, dopo esser stato considerato non solo inopportuno, ma anche lesivo dell’immagine del Comune.
Come abbiamo più volte riportato, a quanto pare la sospensione del funzionario, parte dai rapporti amichevoli instaurati qualche tempo fa con Scannapieco, che da diverso tempo è pure rappresentate di un comitato anti-abbattimenti dell’area sorrentina e dei Monti Lattari.
Stando al provvedimento disciplinare aperto nei confronti del funzionario, l’architetto paga con sospensione di cinque giorni una serie di “PIACERI” e agevolazioni di natura economica ottenute, per questioni di natura private, da Scannapieco.
Per la commissione disciplinare il legame con il commerciante ha consentito a De Stefano di avere vantaggi e una specie di “sconto” per provvedere al pagamento di un carrozziere che aveva riparato la sua auto. La stessa cosa successa per una visita oculistica avvenuta a Roma diversi anni fa.
Tutto questo per il Comune di fatto rappresenta un comportamento non in linea con i doveri d’ufficio: da qui la sospensione per cinque giorni.
Il caso rimane aperto e fa ancora discutere in città, alimentando non poche tensioni anche in municipio.
Bocche cucite, nessuno parla, si preferisce aspettare la decisione del giudice del lavoro, anche perché lo stesso De Stefano resta in ogni caso a disposizione della pianta organica del Comune di Sorrento.
Eppure affiorano all’orizzonte delle possibili richieste dalla minoranza.
Il gruppo consiliare di opposizione vicino all’ex sindaco Fiorentino, sta valutando la possibilità di chiedere con urgenza una convocazione del consiglio comunale ad hoc sugli ultimi sviluppi della vicenda, probabilmente a porte chiuse.