Ancora traffico in Costiera Amalfitana, spunta aggiornamento sulla petizione: “Targhe alterne non sono soluzione”. Sui grandi Bus ANAS colpevole
Ancora una giornata di traffico in Costiera Amalfitana. Questa mattina a Praiano e Positano si sono registrate lunghe code, anche a causa degli ormai onnipresenti bus, caos quotidiano da Amalfi a Ravello fino a Minori . E da poche ore è stato pubblicato un aggiornamento per quanto concerne la famosa petizione.
“Mai chieste targhe alterne, non sono una soluzione”, si legge.
“Siamo ormai ad inizio estate e dell’ordinanza che dovrà emettere l’Anas, ente gestore della Strada Statale 163, non c’è traccia.
Resta un Accordo Quadro siglato il 23 maggio 2019 dalla Prefettura di Salerno (firmato da tutti i sindaci, tranne dai primi cittadini di Maiori e Minori) in cui si legge che “in attesa di un definitivo contingentamento del traffico di tutti i veicoli a motore che avverrà in modo compiuto e secondo pianificazioni e regole disposte dagli amministratori locali con la messa in opera del progetto ZTL, per contemperare le esigenze di circolazione si è deciso di contingentare l’utilizzo di autoveicoli, ad eccezione di quelli di proprietà dei residenti dei 13 comuni della Costa d’Amalfi, che potranno accedere a targhe alterne, dalle ore 9 alle ore 18, nei giorni di sabato e domenica delle settimane comprese tra il 15 giugno e il 30 luglio 2019 e tra l’1 ed il 30 settembre 2019, nonché per l’intero mese di agosto…”.
Le associazioni promotrici della presente petizione fanno però presente che non hanno chiesto che venissero applicate “targhe alterne” bensì una regolamentazione del traffico relativo ai mega autobus che creano ancora oggi enormi disagi a tutti (cittadini e turisti), peggiorando sensibilmente la qualità della vita e ingenerando pericoli quotidiani.
Ciò che si chiede è espresso unicamente nel testo della presente petizione, sottoscritta da migliaia di persone.
Il testo completo è stato peraltro inviato (tramite Pec) a tutti i sindaci, ed Enti in indirizzo.
Aspettiamo ancora fiduciosi che qualcosa possa davvero cambiare”.
Sui grandi bus, dove è evidente l’impatto devastante sul territorio e anche i danni concreti che portano alla strada fisicamente, ricordiamo un crollo fra Positano e Piano di Sorrento qualche anno fa, con le continue e sicure invasioni di corsie per la loro mole, l’ANAS, ente proprietario della S.S. 163, è colpevole.
Senza voler far demagogia, far circolare questi bisonti su questa strada sarebbe stato inconcepibile in Europa, ma anche al Nord Italia. Altrove c’è pure chi intenta causa all’ente proprietario della strada per danni alle persone, ed è quello che molti avvocati cominciano a pensare. Se si consente il transito a chi inevitabilmente non può riuscire a circolare in una sola corsia allora ci sono tutti i presupposti per intervenire civilemente e anche penalmente.
Come è colpevole la Regione Campania, come sostiene non solo il sindaco di Positano De Lucia, che autorizza tanti TPL e tante deroghe ai sensi unici .
Insomma soluzioni semplici ed immediate quelle chieste dalla petizione che bastava adottare senza che si creassero possibli divisioni con le targhe alterne.
Se poi si pensa che ci sono migliaia di NCC e Taxi, oltre ai bus e ai residenti, le targhe alterne colpirebbero pochi e creerebbero solo disagi, infatti Posidonia aveva parlato eventualmente di contingentamento se non bastava limitare ai grandi bus.
Ma appunto ci si chiede questo, il primo passo elementare e doveroso, se non altro per il rischio alla salute, all’incolumità, ai danni che si creano quotidianamento, era quello di intervenire sui bus , se non bastava allora si potevano studiare altre forme. Per tutto l’inverno le associazioni hanno chiesto semplicemente questo che è evidente anche a un bambino. Ora queste targhe alterne arrivano come un cavolo a merenda e danno stura a molte critiche.
Dunque cominciamo con queste finestre senza le targhe alterne, anche se le associazioni non hanno chiesto neanche le finestre ma un provvedimento categorico, semplice e lineare.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Intanto la petizione sta andando avanti ed è arrivata a superare le 9.500 firme
Nella foto di oggi casualmente è capitata una società che ha proprietà e autisti molto corretti , ma contribuisce al traffico, ovviamente non sono le società, che hanno le loro realtà economiche da portare avanti e non danneggiare, compatibilmente con le esigenze di vivibilità del territorio. Ci sono altre società che hanno ancora mezzi maggiori e danno problemi maggiori come i tpl autorizzati in aggiunta a quelli esistenti tipo la SITA , che però nascondono interessi turistici privati come sostenuto dai sindaci della Costa d’ Amalfi.