“Ciao Franco”, Ottavio Fusco ricorda Zeffirelli e i trascorsi a Positano
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex sindaco di Positano, Ottavio Fusco, al compianto regista
Ciao Franco,
averti conosciuto è stato per noi tutti illuminante, le tue idee innovatrici, talvolta fuori dagli schemi hanno stimolato, in chi ti ha conosciuto, creatività continua.
Il tuo legame con Positano, come più volte hai raccontato è stato antico e viscerale, chi come me ti ha conosciuto fin dall’adolescenza ha potuto apprezzare la tua umanità e il senso dell’amicizia sincera e disinteressata fino a farmi sentire parte della tua famiglia.
Elia, Giovanna, Anna e i nostri ragazzi erano per te parte della tua famiglia e ce lo dimostravi ogni volta che si poneva l’occasione. Negli ultimi anni in occasione del tuo compleanno era per noi un rito e un onore essere al tuo tavolo nella villa a Roma e ogni volta scherzavi sul fatto che la famiglia aumentasse sempre.
Ricordo sempre quando a Pasqua portavi a benedire le uova che Ali preparava nel cesto di vimini e Don Raffaele era onorato della tua presenza in Chiesa.
Di momenti belli a Positano ne hai vissuti tanti ma, purtroppo, anche alcuni poco piacevoli, ma tanto è.
La tua lettere donatami in occasione del mio mandato di Sindaco (sotto), pubblicata in uno alla bellissima brochure è la sintesi perfetta del tuo rapporto con Positano a cui tanto hai dato.
Addio Franco da tutti noi che il signore ti abbia in gloria.
Ottavio Fusco
LETTERA D’AMORE A POSITANO
Non si viene o non si torna a Positano, mai per caso.
Ogni volta è come un appuntamento con una creatura meravigliosa che adoriamo già nel nostro inconscio.
Ritrovandola, oppure conoscendola per la prima volta, fioriscono nella mente i versi di Dante… E dà per gli occhi una dolcezza al core che intender non la può chi non la prova…
E ci chiediamo con animo inquieto se sia possibile che questa bellezza sia là ad aspettare proprio noi e cosa abbiamo fatto per meritarla. Perfino l’amore che anche gli altri provano per lei, forte quanto il nostro, lungi dallo scatenare nel nostro cuore risentimenti o gelosia, accresce ancor più il nostro orgoglio e la nostra fierezza di amanti “se l’amano tutti vuol dire che è bella”.
Perché l’amiamo tanto? Perché tanti l’anno amata e son venuti fin qui da ogni parte del mondo per godere di questo amore?
Risponderei piuttosto:
“Perché si potrebbe o si vorrebbe non amarla?”
In nessuna parte del nostro mondo, io non ho mai conosciuto un luogo dove le grandi componenti della Natura hanno saputo coniugarsi in modo cosi esemplare, per giungere ad una violenta e totale perfezione.
Il mare, le possenti montagne che si calano dentro, i cieli che offrono ad ogni istante una sorprendente tavolozza, il verde che l’uomo ha saputo sapientemente intrecciare alla Natura, entrando discretamente e amorevolmente nel suo antico quadro.
L’uomo che ha apposto le sue case, povere o ricche che siano, i suoi orti e i suoi giardini, seguendo le pieghe e i dirupi delle valli scoscese, traendone sostentamento e bellezza.
E poi, quest’aria antica, come di quando l’uomo non esisteva ancora, fin dal tempo delle mitiche Sirene, che hanno continuato a modulare il loro irresistibile richiamo fino ai difficili giorni di oggi, incantando i nostri sensi. Tutti diventiamo proprio come Ulisse che dovette essere incatenato alla sua nave perché non cadesse nella loro tentazione. Una dolcissima gratificante tentazione, tuttavia, un peccato che non è più un peccato anche se ne porta tutta la sua inebriante sensualità e la sua incantevole innocenza. Positano! Se qualcuno non c’è stato ancora si affretti. La sua vita sarà più ricca e felice quando l’avrà conosciuta.
Franco Zeffirelli