Lettere da Piano di Sorrento – Una vasca in città
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
UNA VASCA IN CITTÀ
Non è una fontana, non è una piscina e nemmeno, pensiamo, un abbeveratoio per animali vaganti sul territorio. Nota bene: un tempo l’autorità locale ordinava ai detentori di botteghe, ai commercianti, l’obbligo di lasciare, fuori dai propri esercizi commerciali, grossi recipienti di acqua fresca, finalizzati ad abbeverare gli animali vaganti sul territorio.
Ma se non è tutto questo che cos’è allora la vasca, di semplice geometria, collocata in Piazza Lauro, in pieno centro di Sorrento?
Sinceramente non siamo in grado di capirne il significato: quale messaggio ha inteso dare l’Amministrazione di Sorrento ai cittadini? Simbolo di efficienza decorativa o un ritorno alle origini naturali? Richiamo alla Natura per dimenticare le colate di cemento che hanno stravolto i connotati di questa cittadina, una volta profumata di zagare? Può darsi che semplicemente si è voluto dare un senso di frescura, specie in considerazione del prematuro vestito di afa che, in queste notti di caldo, ha anticipato la patologia di un’avanzante estate?
La fantasia, l’immaginazione può tutto, quelli che hanno questa dote ne approfittino, noi, semplici di spirito, pensiamo ai costi di realizzazione dell’opera e soprattutto alla continuativa manutenzione.
Riferiscono che, in queste serate e notti di caldo, grandi e piccoli hanno fatto il pediluvio nella vasca. Immaginiamo lo spettacolo: lo sguazza mento, ci sia consentita questa licenza espressiva, il trasbordo dell’acqua dalla vasca con infiltrazioni nel suolo circostante…e tutto questo sotto una luna macchiata di smog! Ed allora, idealmente, bagnamoci! Dimentichiamo la chiusura del reparto cardiologico, in quell’avamposto che ci ritroviamo come ospedale; dimentichiamo il traffico veicolare, i rumori, gli odori….bagnamoci e che sia un monito per tutti: “contro il logorio della vita moderna…vaschizzatevi”!
avv. Augusto Maresca