Marco Carta scarcerato dopo l’accusa di aver rubato magliette alla Rinascente di Milano

1 giugno 2019 | 20:04
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Marco Carta scarcerato dopo l’accusa di aver rubato magliette  alla Rinascente di Milano

Marco Carta è stato fermato venerdì sera con una 53enne per furto aggravato alla Rinascente di piazza Duomo a Milano, ma dopo il processo per direttissima iI giudice non ha convalidato l’arresto del cantante, come invece ha fatto per la donna. Carta, che era stato accusato di aver tentato di rubare magliette per 1.200 euro ma che resta comunque imputato, all’uscita del tribunale è apparso sollevato: “Riconosciuta la mia totale estraneità”.
La decisione della Corte si è basata sul fatto che il cacciavite per togliere l’antitaccheggio e le sei magliette rubate (per un valore complessivo di 1.200 euro) erano nella borsa della donna. Alle t-shirt era stato tolto l’antitaccheggio ma non la placchetta flessibile che ha suonato all’uscita del negozio. La polizia sta visionando i filmati registrati dalle telecamere interne.

“E’ stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il giudice non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare”, ha spiegato il suo avvocato Simone Giordano al termine dell’udienza in tribunale a Milano. “Il fatto – ha aggiunto – è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”, ha detto. Carta dovrà comunque chiarire ulteriormente la sua posizione perché resta comunque rinviato a giudizio per concorso in furto aggravato e il processo si terrà a metà settembre. Anche la donna è stata scarcerata.

MARCO CARTA: “NON SONO STATO IO, FELICE DI POTERLO DIRE” – “Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire”. Così il cantante ha commentato la vicenda con i giornalisti in tribunale a Milano. “Le magliette – ha aggiunto – non ce le ho io, l’hanno visto tutti. Ora sono un po’ scosso”, ha confessato Carta ai cronisti. “Chi li ha rubate? Non mi va di dirlo”, ha chiosato.

CARTA: “RICONOSCIUTA LA MIA TOTALE ESTRANEITÀ” – “Un vecchio proverbio diceva ‘male non fare, paura non avere’, ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti”, ha detto ancora Carta per poi sottolineare: “Sono onesto, non rubo”. “Sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all’arresto”, ha concluso.