E’ morto Franco Zeffirelli, il suo cuore e la sua storia legati a Positano, di cui era cittadino onorario

15 giugno 2019 | 13:20
Share0
E’ morto Franco Zeffirelli, il suo cuore e la sua storia legati a Positano, di cui era cittadino onorario

E’ morto a 96 anni Franco Zeffirelli, il suo cuore e la sua storia legati a Positano , con la sua Villa ad Arienzo “Villa Tre Ville ” e tante manifestazioni organizzate.

Il Maestro toscano era cittadino onorario della Perla della Costiera amalfitana dal 1994 :

Delibera C.C. n. 24 del 22.04.1994Oggetto: “Conferimento cittadinanza onoraria a Franco Zeffirelli”. Il Consiglio PREMESSO che da tempo Franco Zeffirelli è abituale frequentatore di Positano, di cui ha contribuito a diffondere il nome, illustrandone la bellezza e l’ospitalità nel mondo, quasi costituendo un abbinamento costante con la sua fama e notorietà; CONSIDERATO che, per la sensibilità espressiva, per la vitalità delle sue espressioni che hanno consentito alle sue regie teatrali e cinematografiche e alle scenografie create di assurgere veri e propri capolavori, unanimemente apprezzati dal pubblico e dalla critica, il Sindaco propone al Consiglio il conferimento della cittadinanza onoraria a Franco Zeffirelli, proposta che trova l’unanime approvazione dei consiglieri comunali Delibera Di conferire al maestro Franco Zeffirelli la cittadinanza onoraria di Positano a testimonianza del rapporto di stima per l’Artista e di reciproco affetto che lo lega alla perla della Costiera amalfitana

Ma il suo nome è legato in modo indissolubile alle tante manifestazioni culturali organizzate, in collaborazione con il Comune e l’Azienda di Soggiorno di Luca Vespoli, tra tutte la ‘Positano Top Parade’, con tanti ospiti di rilievo internazionale.
Sia la pagina facebook del Comune di Positano amministrato dal sindaco Michele De Lucia che lo ha conosciuto personalmente che Villa Tre Ville , acquistata dal Regista da Govind Friendland, hanno omaggiato Zeffirelli con un saluto . Positanonews , il primo giornale online della Costiera amalfitana e Sorrentina, guidato dal direttore Michele Cinque, che lo intervistò circa un quarto di secolo fa, ha cambiato la sua immagine di Copertina in suo omaggio .