Pino De Vivo: “E’ stato appena annunciato il ritorno della delega a Monte Faito”
“E’ stato appena annunciato il ritorno della “delega al Faito” – dichiara Pino De Vivo, residente della montagna.
“Ormai il FACTOTUM di Moiano – continua – torna alla carica dopo essere stato alla finestra a godersi le incapacità del Sindaco a gestire un controllo e servizi sulla montagna del Faito. Per molti esercenti e residenti, ‘O primm ‘ammore nun se scorda mai, sì, davvero bei tempi quando si fece apprezzare per la sua devozione ai problemi del Faito.
Purtroppo ormai il Faito, grazie anche e soprattutto a questo amore che egli rivendica, è in uno stato di abbandono totale. Ricordo che l’area nominata alla festa della castagna o area pic nic, fu messa sotto sequestro grazie a lui e i suoi seguaci ed è tutt’ora in fase di sviluppo. Il manto stradale che, sempre lui, cercò di bloccare perché voleva “migliorare”, grazie a Dio fù fatto, ma se voleva veramente “migliorare”, lo poteva fare dopo a tutte le stradine e strade che al momento e da anni sono in uno stato pietoso su per il Faito.
Lo sversamento di materiali di risulta ed inquinanti adiacenti al Centro sportivo, aveva deciso, sembra, di spargerli un po’ qua e là e far dei muretti con le pietre cadute durante la scorsa frana, ben accolto da associazioni per il Faito, nel silenzio totale di commercianti e residenti. Che dire dell’illuminazione, al momento leggermente migliorata dopo mesi di oscurità e perdita di decine di migliaia di euro già stanziate ma mai portate a termine per il suo ammodernamento. La Cresta ormai denominate LAKE DISCRICT del Faito, bloccata dalla pioggia, dal lato venendo dalla Funivia e da un enorme pantano, oltre da una buca enorme dalla parte venendo da Pian del Pero, già da alcuni mesi.
L’ultimo incendio ha portato a prendere seri provvedimenti riguardo la prevenzione? Con istallazioni di bocchettoni per l’allaccio dei Vigili in caso di incendio? O la prevenzione con l’istallazione di telecamere che monitorano il territorio? I muretti abbattuti a picconate e mai messi in sicurezza sulla strada che porta al Faito? Anche questo, sembra, opera sua, ammesso che non erano idonei, era così che andava risolto?
Niente a riguardo, solo intimati a non fare chiacchiericcio, guardandosi lo spettacolo da parte dell’Emerito, e da annunciazioni di presenze record al Faito grazie a sublimatiche operazioni di “SVILUPPO”, forse fotografico. Continuerà a gestire il Faito come cosa propria con l’aiuto di vassalli? Io mi auspico che voglia fare la cosa più intelligente da fare, ed è quella di istituire un tavolo dove sono rappresentati tutti, residenti, commercianti e istituzioni che sono preposte per legge all’amministrazione del Faito. O continuerà – conclude – con l’epitaffio “o mio o di nessuno”?