Sorrento, si ripristini al più presto il vecchio percorso pedonale del Lido San Francesco, l’ennesima richiesta delle Associazioni.
Mancato ripristino dello stato dei luoghi, demolizione delle opere abusive realizzate sul Demanio Marittimo con riattivazione della stradina comunale di collegamento alle spalle degli stabilimenti balneari, sono le richieste avanzate, al Ministero ed al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, dalle Associazioni che ormai da tempo si battono contro le illegalità e la tutela del nostro prezioso territorio.
Sorrento – Un’impegno costante e concreto, quello delle Associazioni ,a difesa del territorio sorrentino. Tra le tante questioni irrisolte segnalate all’A.G.ed importanti Enti Istituzionali in questi giorni viene evidenziata ancora una volta la irrisolta situazione relativa agli abusi edilizi rilevati al Lido San Francesco. Una vecchia questione che nonostante l’impegno dell’Autorità Giudiziaria,come spesso accade sembrava avviarsi verso il dimenticatoio Tra i protagonisti firmatari dell’esposto, insieme ai VAS – Verde Ambiente e Società Sorrento, Francesco Gargiulo, leader del Movimento Civico “Conta anche Tu” che da anni si batte affinché sia ripristinato il vecchio percorso pedonale, alle spalle degli stabilimenti balneari. Una vecchia stradina pedonale che un tempo collegava Marina Piccola con il Ninfeo del Sito archeologico sottostante l’Hotel Bellevue Syrene. Un argomento, che evidenzia tra l’altro l’ottimo lavoro svolto nell’occasione dalla stessa Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che a seguito di numerosi abusi edilizi realizzati ed accertati sulle aree demaniali di Marina Piccola a Sorrento, nel 2017, dispose il sequestro degli stabilimenti balneari del litorale San Francesco. Ciò nonostante, onde non compromettere l’imminente inizio della stagione balneare ed il conseguente licenziamento dei dipendenti , all’epoca,fu la stessa Procura della Repubblica di Torre Annunziata a consentire ai gestori dei vari stabilimenti di riprendere l’attività concedendo una proroga a seguito del rilascio da parte del Comune di Sorrento del permesso a costruire in sanatoria n. 10 del 13 maggio 2017 . permettendo in tal modo l’inizio dei lavori di ripristino dello stato dei luoghi a conclusione della stagione balneare.
Il permesso fu rilasciato con validità fino al 31.12.2020 ,fermo restante l’obbligo del ripristino dello status quo-ante ai sensi dell’art.49 del Codice della Navigazione da parte dei Concessionari, con l’impegno di concordare con l’Amministrazione Comunale la presentazione di un progetto complessivo per l’intera area, volto all’esecuzione/ripristino di un percorso pedonale o carrabile con piccoli veicoli, di sicurezza, postico agli stabilimenti balneari, per il collegamento tra la Piazza Marinai d’Italia ed sito Archeologico sottostante l’Hotel Syrene. Purtroppo ,fanno rilevare le Associazioni, nonostante l’intervento a loro favore da parte della Procura della Repubblica, si deve rilevare che a tutt’oggi, non risulta che siano stati avviati i lavori previsti nel permesso a costruire che risulta essere ormai scaduto e pertanto da revocare. Nel sollecitare, in tal senso, un intervento del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, della Direzione Marittima di Napoli, nonché alla stessa Procura della Repubblica, si chiede un intervento immediato affinché sia ripristinato lo stato dei luoghi , disponendo la demolizione delle opere realizzate abusivamente e di fare obbligo ai concessionari di ripristinare l’uso pubblico della stradina comunale. Garantendo, tra l’altro, anche un facile accesso ai mezzi di soccorso della Protezione Civile in caso di calamità naturale. Non dimenticando accertare se esistono eventuali reati commessi da parte degli Organi, dei Dirigenti e dei Tecnici Comunali preposti ai controlli come per legge. – Ancora una volta le associazioni e tenaci cittadini, come Francesco Gargiulo, si dimostrano essere i veri tutori di un territorio da cui si continuafacebok
con egoismo ad attingere, ma della cui salvaguardia sembra non interessare nessuno. 19 giugno 2019 – salvatorecaccaviello.