Lo spettacolo di fine anno del Centro studi Positano Danza di Alessandra Ginevra, un grande omaggio a Brunella

13 giugno 2019 | 00:45
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Lo spettacolo di fine anno del Centro studi Positano Danza di Alessandra Ginevra, un grande omaggio a Brunella

Positano Piano di Sorrento : festa grande al Delle Rose con ‘Partenope’ spettacolo di fine del Centro studi Positano Danza di Alessandra Ginevra. Phatos, commozione, emozione, gli stati d’animo più ricorrenti della serata, sopratutto quando Ginevra Esposito, una delle diplomande di quest’anno, ha voluto fare un omaggio a sorpresa a Brunella Mazzacano, sua grande amica positanese, disabile.

Per la cronaca, in una infuocata sera d’estate del 12 giugno 2019, l’ASD ‘Centro studi Positano danza’, diretto da Alessandra Ginevra, ha diplomato quest’anno 3 ragazze positanesi : Ivana Nolli, Melina Marin, ed appunto Ginevra Esposito. Lo spettacolo, presentato da Isabella Ginevra, si è articolato in 3 tempi : il primo tempo dedicato al classico, dove si sono esibite le 3 diplomande,  con balletti tratti da ‘La bella addormentata’ (solista Melina Marin), Esmeralda’ (Ivana Nolli), Il lago dei cigni’ (Ginevra Esposito).  Il secondo tempo in chiave moderna, con balletti tratti da ‘I colori di Havana’, ed il terzo tempo dedicato a Napoli, ‘Partenope’, con pulcinella interpretato da Riccardo Marrone, e la partecipazione di tutti gli allievi. Tra il secondo e terzo tempo la toccante dedica di Ginevra a Brunella, da sottolineare poi un apprezzato intervento canoro della giovane Federica Lisi.

In qualità di ballerini ospiti hanno partecipato : Danilo Calabrese, impegnato nel musical ‘Divina commedia’, Emilio Caruso, danzatore RAI e Mediaset, Luca Pasquariello, impegnato nel musical ‘Thor’, Giuseppe Castrignano, allievo CJC.

Lo Staff : Coreografie Alessandra Ginevra, Danza Classica M.Giovanna Ginevra, Modern Luca Pasquariello, Hip-hop Francesco Celentano, Segretario Costantino Esposito, Audio luci e riprese Image Entertaiment, ricercatore musicale Gionny Esposito, scene filmati Diana Casola, regia Alessandra Ginevra.

Articolo e foto Giuseppe Di Martino