Un omaggio del prof Liuccio al Maestro Franco Zeffirelli

18 giugno 2019 | 18:35
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Un omaggio del prof Liuccio al Maestro Franco Zeffirelli

OMAGGIO DEVOTO E CARICO DI AMMIRAZIONE E DI STIMA PROFONDA DA POSITANO E DA TUTTA LA COSTA DI AMALFI AL GRANDE MAESTRO FRANCO ZEFFIRELLI POETA DELLA BELLEZZA

Ci fu un tempo, a Positano, nel quale la piccola piazza tra il mare e l’anfiteatro scintillante delle case e delle montagne  stava lì come un antico palcoscenico  semplicemente aperto e durante la giornata solo scarsamente frequentato. Il sole dominava onnipotente come il destino degli antichi su questo rettangolodi pietra vicino alla spiaggia. Con il calare del sole, tutte le sere comparivano, a meno che non piovesse, e questo succedeva raramente, una dozzina di figure che si muovevano lentamente. scalze e con pantaloni ditela:artigiani che avevano  chiuso le loro botteghe, pescatori che aspettavano di partire per animare la festa delle lampare a mare. Questi  veterani  dell’ozio  se ne stavano  rannicchiati sui murie o sdraiati sui gradini delle scale ,tacevano, sbadigliavano ed al crepuscolo  insieme al fumo delle sigarette emettevano brevi  frasi,quasi come se le loro parole fossero nuvolette di  tabacco- Io  quel  mondo registrato con dolce malinconia da   Stefan  Andres l’ho  conosciuto. Il  turismo muoveva i primi passi ed il Marchese Paolo Sersale sognava e disegnava  il futuro  a  occhi aperti,. Lo seguiva ammirato ed entusiasta  Luca Vespoli creativo e con occhi, cuore e pensieri  pieni di  sogni,Tempo qualche decennio  e quell’angolo di mondo diventò scintillante di colori e  si trasformò in    un“passeraio “ multietnico, E lungo la  battigla  la musica del mare inghiottiva e sigillava dichiarazioni  e giuramenti d’amore in tutte le lingue e,la fama di quell’ansa di  costa di rara incontaminata bellezza  fu scoperta da artisti perdigiorno e giramondo  stravaganti  che al primo  sole estivo occupavano postazioni sempre più  ampie e  dal mare invasero il paese lungo scalinate a conquista di colline  e montagna fin lassù alla Chiesa Nuova  e i  più arditi d intraprendenti arrivarono ad occupare finanche  Montepertuso e Nocelle, Tempo qualche  anno e ci fu l’invasione delle dive del cinema, al seguito   di registi  famosi, di cantanti che che straripavano dai televisori 21 pollici,e scendevano  come miraggi dai  da motoscafi  da sogno ancorati nella minuscola  baia. Era nata una stelladel turismo internazionale Positano dei Vip ed ella moda,Io l’ho vista nascere e svilupparsi anno dopo anno e la frequentai  con ammirazione , ma anche per dovere di compiti istituzionali (ero  Presidente dell’Aziend a  di Soggiorno e Turismo di Amalfi Fu in quel periodo,ultimi  decenni  del secolo scorso(anni 70/80. che conobbi Franco Zeffirelli, che, amico di Luchino Visconti, e Roberto   Rossellini, mosse  passi da gigante e con grande sicurezza  nel mondo del cinema, e del teatro  come attore prima,  e regista poi.. Me lo presentò  Luca  Vespoli, che all’epoca  curava un giornale di successo, che fece epoca nelle due coste, amalfitana e sorrentina, IL DUCA : facemmo diversi incontri  nei locali dell’Azienda del Turismo  di Positano   nella piazzetta davanti alla Parrocchiale dell’Assunta,Poi  Zeffirelli  preseil volo per il mondo e giganteggiò.Tornava  nel suo regno  da favola  nella villa quasi inaccessibile nella zona  D’Arienzo

Mentre scrivo questo omaggio d’amore per il Maestro, colto e raffinato a Firenze si celebrano i funerali solenni  tra profumi fi fiori appassiti per il caldo eccessivo e l’incenso del turibolo, che agitato ritmicamente dal porporato officiante benedice la salma sotto la cupola del Brunelleschi  che salta l’arte sublime dei maestri del rinasce cimento, Il mio pensiero vola  ad un  lembo di paradiso in terra nella villa a Positano dove gli zefiri(elli in omaggio al nome del defunto  scompigliano gli agrumeti dei giardini,spettinano le onde  frantumandole sugli scogli. Il mare niscela iodio e sale a friggerni ferita  da dolore,e sui Lattari a cupole di cielo zagara e mirto, a gara di profumi  scortano i il Tuo canto  festoso e fastoso, caro Amico e  Maesro.  a folle voto verso il paradiso vero per l’eternità Ma io torno a  Fornillo  al teatro  sotto l le stelle. «e  non saprei  dire per- ricorderà Zeffirelli – che cosa fu più memorabile per lui, se lo spettacolo o l’incontro tra Larry ed Eduardo, entrambi supremi pianeti nelle loro galassie, affascinante vederli orbitare uno attorno all’altro senza venire in collisione».  E poi altri l flash: Luchino Visconti, in carrozzella sul terrazzo fiorito, la «bisbetica» Elizabeth Taylor con Richard Burton, un capriccioso e fastidioso Nureyev.. Liza Minnelli, Anna Magnani, Coco Chanel, Gina Lollobrigida, Carlos Kleiber con Placido Domingo, …alle Tre Ville dove lavacanza si fa vita e  la vita e spettacolo.e che sprettacolo  mi riesce impossibilei
Impossibile citare tutti i vip che sono passati, anche politici come Silvio Berlusconi, nei 35 anni di passionetra Zeffirelli e Positano.  E non fu tutto rose efiori e festa di amicizia,  Ci furono anche   cose sgradevoli:prima «i guai alle gambe» le assenze sempre più prolungate  dopo l’esperimento del 2004 di provare l’arrampicata «riuscita ad un’ottantenne Claudette Colbert», e poi le accuse, che ritenevainfondate, di abusivismo. «Positano è irriconoscibile – disse in un’intervista esclusiva del 2007 al Mattino in occasione della rassegna Mare Sole Cultura di Enzo D’Elia – meglio scappare, non è più quella di una volta, quella che abbiamo amato con tanti amici». Resterà la nostalgia di quell’angolo favorito dagli dei  di cui dal 1994 era cittadino onorario.  Ioc i tornerò nella prossima imminente estate,magari in  compagni dell’amico collega Nichee Cinque, direttore di questo giornale, magari di buon mattino per un pellegrinaggio d’amore e di cultura e incanterò ancora una volta all’alba che biancheggia a a  gole di strapiombo,alla breza, anzi gli zefiri (elli che increspano il pelo all’acqua verde quasi a carezzare le scale di un costrutto che è dipinto nel vero delle rocce. Mi danzeranno allo specchio tremulo dell’emozione /commozione di immagini di stagioni giovani  con le agavi che succhiano vita alle falesie e minacciano trafitture ai ceppi di fichi di ndia esposte a barricate precipiti a voragine di mare. E  mag ari, con l’ottimo sindaco De Lucia  che ha avuto la straordinaria sensibilità di riprendere un rapporto con Il Maestro negli ultimi tempi e  potremmo ipotizzare  un recupero della memoria collettiva recupero dei favolosi  anni60/70, come omaggio agli amici di gdel principio greco del  Xalòs xai Agatòs che, il MAESTRO fu ereditò e fece  proprio come comportamenti come principi dell’Etica e dell’Estetica, che rivisse ed eternò nella Firenze rinascimentale, dove nacque un maestro fastoso  raffinato e qualche volta anche lezioso, che venne, però a catturare schegge di bellezza nella Costa di Amalfi e la rese eterna ed  ineguagliabile.Ciao , e Grazie, MAESTRO UNICO ED INDIMENTICABILE.