Castellammare. Opere abusive e cancelli per negare le spiagge libere
Opere abusive e cancelli che delimitano le spiagge libere, litorale stabiese in balia dei privati. L’ultima segnalazione arriva dal lato balneabile della costa, quello che parte da Pozzano e arriva al confine con Vico Equense. Dopo i primi lidi privati c’è la spiaggia di Pozzano, la più grande delle aree libere di cui la città dispone. Un rifugio sicuro per i bagnanti che non vogliono spendere dai 20 ai 50 euro per un tuffo in mare. Eppure anche a Pozzano, dove sulla strada si combatte di giorno la guerra ai parcheggiatori abusivi e alla sosta selvaggia, c’è chi detta legge sulla sabbia. L’area infatti è stata concessa ai privati per la prima volta con il sindaco Nicola Cuomo, con i vincitori che avevano il compito di fornire servizi come docce, wc e fitto di lettini e ombrelloni.
LA POLEMICA
L’ultimo rinnovo della concessione con l’attuale amministrazione Cimmino, che ha deciso di lasciare tutto com’è fino a settembre per pensare a un nuovo bando per la prossima estate. Ma intanto chi già c’era decide di chiudere l’accesso alla spiaggia con un cancello. La denuncia arriva dal consigliere di opposizione Andrea Di Martino che presenta un’interrogazione al sindaco. «L’installazione del suddetto cancello è oggetto di autorizzazione comunale? – si chiede il capogruppo di Stabia L@b – Chi ha provveduto all’installazione dello stesso, chi provvederà alla sua rimozione in caso fosse stato collocato abusivamente?». Quesiti ai quali per ora l’amministrazione non risponde: ma i dubbi sulla legittimità del varco sono condivisi da decine di cittadini indignati sui social. Chiede chiarimenti anche il consigliere di Leu Tonino Scala: «Già l’anomalia solo stabiese della discesa per andare ai lidi a pagamento è una cosa che non si può sentire, ora pure il cancello a Pozzano? Non vi sembra troppo? So che a pensar male si fa peccato, ma non vorrei che quel cancello aprisse un varco». In verità, come ricordano molti cittadini, un cancello esisteva già su quelle scale ma era totalmente abusivo e fu rimosso dagli uomini della Capitaneria di Porto. Scettico anche Francesco Nappi dei Cinque Stelle: «Qualcuno ha deciso che una spiaggia libera deve diventare privata – afferma il consigliere – la legge dice esattamente l’opposto».
Non va meglio sul lato del litorale non balneabile, quello di via De Gasperi che confina con Torre Annunziata. Nei giorni scorsi privati sono stati immortalati mentre realizzavano una scala, completamente abusiva, che permetteva l’accesso alla spiaggia. Gli stessi hanno calato una pompa che presuppone l’installazione di docce per i bagnanti. Dopo le prime foto diffuse un sopralluogo dei vigili urbani ha rallentato gli abusivi. Ma le immagini parlano chiaro e mentre l’amministrazione sceglie di concedere l’autorizzazione al Lido Desio, per poi tornare sui propri passi e revocarla per una questione burocratica, a pochi metri dallo stabilimento negato ne nasce uno totalmente abusivo. Il paradosso non si ferma qui perché su quella parte di litorale, per il quale anche la politica ha litigato per l’assenza di un piano spiagge e per l’opportunità o meno di concedere spazi ai privati, il mare non è balneabile.
ACQUA PIÙ PULITA
I dati Arpac dell’ultimo trimestre sono però incoraggianti segnando un bollino verde che da queste parti non si vedeva da anni. Ma di chi è il merito? È guerra aperta tra l’ex amministrazione democrat di Tony Pannullo e quella attuale. «L’ufficio tecnico ha approntato un censimento di tutti gli scarichi abusivi in città – fa sapere Cimmino – con relative ordinanze per l’eliminazione degli stessi, di concerto con l’assessorato al ramo». In totale i condomini individuati che sversano ancora illegalmente sono 20 e un tavolo tra Gori ed Ente Idrico Campano permetterà di trovare una soluzione vantaggiosa per tutti. Un progetto che parte da lontano per il Pd che ha organizzato un incontro pubblico sul tema della balneabilità. «Oggi tutti gli scarichi pubblici sono stati collettati, circa 20 mila abitanti riversavano le loro acque nere sui nostri rivi – afferma Pannullo durante l’incontro – Restano pochissimi condomini e poche centinaia di persone che vanno allacciate. Siamo oltre lo striscione dell’ultimo chilometro. In questa sfida non vediamo colore politico ma il beneficio per la città e staremo sul fiato sul collo di questa amministrazione».