Costa d’Amalfi, Secondo Amalfitano su De Crescenzo: “scegliere un luogo per il proprio “riposo eterno” è la dichiarazione d’amore più alta e nobile”

23 luglio 2019 | 18:59
Costa d’Amalfi, Secondo Amalfitano su De Crescenzo: “scegliere un luogo per il proprio “riposo eterno” è la dichiarazione d’amore più alta e nobile”

Ravello, Costiera Amalfitana. “Eleggere un luogo a proprio rifugio o residenza è sì un atto d’amore verso quel posto, ma è anche un atto di egoismo. Scegliere un luogo per il proprio “riposo eterno” è la dichiarazione d’amore più alta e nobile che un essere umano può fare per quel posto.” Con tali parole, il direttore di Villa Rufolo Secondo Amalfitano, omaggia la memoria dell’immenso Luciano De Crescenzo, con Furore e la Costa d’Amalfi a custodire le sue spoglie mortali.

Un pensiero affidato alla propria bacheca di Facebook, che è soprattutto un monito ai cittadini della Divina, che adesso possono pregiarsi del “riposo eterno” del filosofo e scrittore partenopeo. “Spero che gli abitanti della Divina Costiera si rendano conto del grande regalo che Luciano De Crescenzo ci ha fatto – scrive Amalfitano – Le nostre case hanno visto la presenza di tanti uomini illustri durante la loro vita, ma i nostri cimiteri quasi nessuno.
Grazie Luciano, grazie per averci amato in vita, ma ancor più per averlo voluto fare da morto con un gesto che ti suggella fra i grandi di questa terra. Sto cercando quotidianamente di rendere onore ad un altro grande al quale la RAVELLO moderna deve quasi tutto, Francis Nevile Reid. Anche lui riposa nel nostro camposanto in una tranquillità quasi totale che non ci fa molto onore. Nel mio piccolo cercherò di rendere onore e merito anche a te, almeno per sentirmi in pace con la mia coscienza e dimostrare a me stesso che la gratitudine non è il sentimento del giorno prima.
Riposa in pace Luciano, spero di incontrarti ancora, un giorno, e non mi chiedere quando, ti risponderei come facesti tu con me quando ti chiesi: “ci vediamo in piazza alle sei in punto?” Mi rispondesti: “ci vediamo….in punto”.
Non ti ringrazio più perché a Ravello si dice: chi ringrazia esce fuori obbligo. Con te saremo obbligati a vita, la nostra e quella dei nostri figli.”