IMMINENTE RISCHIO GRANDINE di GROSSE Dimensioni, ecco QUANDO, DOVE e Perché
Nel corso dell’ormai imminente fine settimana, una perturbazione atlantica, pilotata da correnti più fresche ed umide oceaniche, e collegata ad un vasto vortice ciclonico presente al largo del Golfo di Guascogna e della Normandia, preceduta da aria umida mediterranea e seguita d’aria ancora più fredda, si accingerà ad invadere il nostro continente ed infine impattare violentemente contro l’Italia centrosettentrionale scalzando e spingendo verso l’alto l’aria calda preesistente.
L’aria caldo-umida che ristagnava da giorni fungerà così da carburante per innescare le Supercelle, ovvero strutture temporalesche violente ed imponenti, alte fino a 12.000 metri, al cui interno si instaurano di continuo rapidissime correnti ascensionali verso l’alto, responsabili dirette della GRANDINE: tanto più queste correnti sono forti, tanto più il chicco di grandine ha la possibilità di accrescersi in sospensione, prima di cadere al suolo per effetto del proprio peso (ovviamente con un diametro maggiore). Ne deriva dunque che le più impressionanti supercelle possono celare il rischio di GRANDINE di GROSSE DIMENSIONI, fino a superare il diametro di una palla da Tennis, come accaduto qualche settimana fa a Pescara.
Tra SABATO SERA e DOMENICA saranno dunque probabili grandinate molto localizzate, ma talora violente e con chicchi anche di grosse dimensioni, come una noce, ma fino a raggiungere purtroppo diametri eccezionalmente paragonabili ad una palla da tennis o baseball . Sabato sera le aree più a rischio saranno Prealpi, Valpadana, entro fine giornata anche Liguria. Domenica la nostra attenzione particolare va invece non solo a tutte le regioni settentrionali, con apporti di pioggia e rischio grandine elevatissimo in Lombardia, poi Veneto, Friuli VG, ma anche sulla Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lazio e Abruzzo.