J-Ax, un artista che ci ricorda Thoreau e don Milani
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo Emma Martone, Paola Turci e Fiorella Mannoia, anche J-Ax tifa Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 liberata dal gip tra le ire di Salvini. Il cantante ha addirittura interrotto il suo concerto di Bologna per sottolineare la motivazione del suo intervento: «Oggi ho postato #IoStoConCarola su Instagram e ho ricevuto i soliti commenti che si ricevono oggi, quando sei così arrogante da empatizzare e interessarti agli altri. Perché, forse non lo sapevate, ma i veri eroi sono quelli che Dante chiamava “ignavi”. Quelli che non prendono posizione. Che non rischiano. Che non si espongono. Però a me è venuta in mente una cosa. Quando guardiamo i film sulle grande ingiustizie storiche alla fine ci arrabbiamo e chiediamo sempre: perché nessuno interveniva? Perché nessuno faceva qualcosa? Bene. Ora stiamo vivendo una ingiustizia. E questo è il momento di intervenire. E secondo me salvare 40 persone dall’affogare in mare e portarle in salvo, a costo della propria libertà, significa affrontare una di quelle ingiustizie fottendosene delle conseguenze e di cosa ne pensano i commentatori sui social. Che cosa vuol dire “ha violato le leggi italiane?” Lo sapete che tutto ciò che hanno fatto i nazisti in Germania era legale? Era giusto quindi? Sapete invece chi violava la legge? Gandhi, arrestato 13 volte. Nelson Mandela che ha passato 27 anni in galera. Martin Luther King ha risposto a chi gli chiedeva con quale diritto decidesse di violare la legge. E cito: “Come potete propugnare la violazione di alcune leggi e l’osservanza di altre?”. La risposta sta nel fatto che ci sono due tipi di leggi: giuste e ingiuste. Abbiamo la responsabilità morale di disobbedire alle leggi ingiuste: io concordo con Sant’Agostino nel ritenere che “una legge ingiusta non è legge”. Come si fa a stabilire se una legge sia giusta o ingiusta? Una legge che eleva la personalità umana è giusta; una legge che degrada la personalità umana è ingiusta. Per inciso, Martin Luther King è stato arrestato 30 volte». L’invettiva di J-Ax si orienta poi in maniera diretta al vicepremier e ministro degli interni Matteo Salvini, con un riferimento nemmeno troppo velato a lui e al suo modello di elettorato: «Non fatevi fregare da questi … che hanno nascosto il Rolex sotto la felpa. Non sono il popolo, e non lo rappresentano. Sono loro le vere élite e i poteri forti che si sono camuffati da persone comuni per fregarci meglio. Sapete come è possibile riconoscerli? Come tutte le élite il loro unico e principale interesse è dividerci e fomentare una guerra fra poveri. Questa è gente che quando fai beneficenza per i migranti ti dice “e i terremotati?” Beh, la differenza è che io la faccio per gli italiani terremotati e per i migranti. E sono sicuro che anche per gli altri sarà così. Questa gente invece non fa un cavolo mai per nessuno e giudica chi invece lo fa. Se fossero davanti a dei pompieri che spengono un incendio direbbero loro “perché spruzzate l’acqua solo sulle case in fiamme? dovete bagnare anche quelle che non hanno problemi! Così è ingiusto!”. Ma in quel caso verrebbero internati o avrebbero un loro talk show su Rai 2». Il passaggio finale fa anche riferimento al suo ruolo di artista e alla presunta titolarità a trattare l’argomento: «Ma questi poi sono gli stessi che mi dicono “Perché solo in Italia? Perché non si mette la Germania a prenderseli?” A parte che tutti i migranti della Sea Watch andranno in Europa e nessuno rimarrà in Italia, ma non parliamo della Germania e dell’Europa. Noi siamo l’Italia il Paese più bello del mondo. E non dobbiamo inseguire nessuno. Noi possiamo e dovremmo mostrare agli altri la via». Condivido appieno!
Aniello Clemente