Lettere da Piano di Sorrento – Vacanze…ma quali?

25 luglio 2019 | 18:09
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Lettere da Piano di Sorrento – Vacanze…ma quali?

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
VACANZE…MA QUALI?

Siamo a luglio inoltrato, ormai è tempo di vacanze. Il prossimo mese di agosto è il mese designato per le ferie, per molti che non possono permettersi una diversa scelta.
Importante è staccare la spina, come suol dirsi, fuggire dallo stress del lavoro e della vita quotidiana ed, aldilà del piacere, è proprio un fatto salutare. Le ferie le raccomandano i medici e gli psicologi. Andiamo quindi in vacanza, ma quale vacanza? Eh si…perché se partiamo, portando con noi il cellulare, lo smartphone, se continuiamo a guidare l’auto, se non interrompiamo il più completamente possibile il rapporto con il quotidiano, la nostra sarà una vacanza inutile, continueremo a vivere lo stesso tenore di vita, trasferendolo in un altro luogo. Ecco, dunque, la necessità di disintossicarsi dalla tecnologia; in quanto il computer, i cellulari e tutti gli altri derivati telematici hanno sì favorito il progresso informatico, ma, nel contempo, hanno penalizzato l’uomo, facendolo diventare, senza che se ne accorgesse, un robot, un automa, un “dipendente” di questo nuovo mondo tecnico. Ammettiamolo una buona volta, siamo schiavi di un sistema da noi ideato e realizzato. Schiavi della tecnologia. Charlie Chaplin, in arte “Charlot”, con il suo film “Tempi moderni”, e più recentemente il regista francese Jacques Tati con il film “Mon oncle”, hanno anticipato, ridicolizzandolo, l’atteggiamento dell’uomo moderno, divenuto schiavo delle sue stesse invenzioni. Siamo tutti oramai dei tossicodipendenti della televisione,del computer, dello smartphone e degli altri derivati. Allora fare una vacanza, una vera vacanza, significa abbandonare il più possibile il precedente tenore di vita; niente auto, niente computer portatili, smartphone, fuggire dalla plastica, evitare ogni tipo di filtro solare; passeggiare a piedi nudi nei boschi. Occorre svuotare insomma la valigia dal peso del quotidiano.
E non è un’utopia, dal momento che i giovanissimi pare stiano insorgendo contro il nostro logoro sistema di vita, frutto di alterazioni agli equilibri naturali. Ed esiste una risposta da parte di chi ci ospita: alberghi, strutture turistiche, etc. Infatti, in Toscana, in Romagna, in Svizzera, si sono attrezzati per consentire un’estate diversa, mettendo a disposizione: bici, bus, tram fra i boschi, percorsi e-bike, stanze di albergo senza televisori; siti dove non esiste nemmeno il segnale telefonico. Questa sì che è una vera vacanza. Bisogna avere il coraggio e la volontà di farlo.

avv. Augusto Maresca