M5S: “Eav, l’uomo della provvidenza De Gregorio ammette il fallimento”
Ancora oggi odissee con la circumvesuviana da Sorrento a Napoli, stamattina caos, stasera due corse soppresse e in ritardo, De Gregorio alla fine ha amesso il disastro su questa linea simbolo per il turismo in Campania.
I consiglieri regionali Viglione e Malerba: “Investimenti per un miliardo mandati in fumo dai governi Caldoro e De Luca”
“Siamo a pochi mesi dal traguardo di questa consiliatura regionale e meno ancora dalla recente tripla autoinvestitura di Umberto De Gregorio a presidente, amministratore delegato e direttore Eav, con stipendio da nababbo e i benefit che il molteplice ruolo impone, per ascoltare dallo stesso plenipotenziario dell’azienda regionale dei Trasporti l’ammissione di un fallimento. Soltanto oggi, dopo deragliamenti, convogli in fiamme, casi di cronaca figli della scarsa sicurezza nelle stazioni, rivolte di utenti all’ordine del giorno per soppressioni e ritardi e albergatori in protesta che strappano convenzioni, per sentir ammettere da De Gregorio che il servizio funziona male. Era l’unico, probabilmente in buona compagnia con il governatore De Luca, a non ancora essersene accorto”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e membri della Commissione Trasporti Vincenzo Viglione e Tommaso Malerba.
“Oggi apprendiamo ufficialmente e tristemente che un miliardo di fondi pubblici spalmati su due legislature, da Caldoro a De Luca, destinati al rilancio di Eav, sono andati letteralmente in fumo. E che l’uomo della provvidenza, a cui sono stati attribuiti pieni poteri, ha preso coscienza di non aver fallito, ma che, in maniera del tutto irresponsabile punta il dito contro dipendenti, minacciando scelte radicali che potrebbero investire lo stesso personale”.
“Da giorni – aggiunge Malerba – i lavoratori ci scrivono per comunicarci che i magazzini sono scarsamente forniti di pezzi di ricambio, con inevitabili riverberi sulla manutenzione, pregiudicando l’efficienza del servizio. Resta inevasa la domanda che poniamo da tempo sui 12 vettori soggetti a revamping, affidati a Euromaint, che ancora mancano all’appello”.