Ricordo di Tullio Gregory a “La Caravella” del prof Liuccio

26 luglio 2019 | 16:36
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Ricordo di Tullio Gregory a “La Caravella” del prof Liuccio

Con Tullio Gregory scompare uno degli intellettuali italiani più completi. Oggi nella sede romana della  Treccani di Piazza dell’Enciclopedia sarà allestita la camera ardente per salutare uno degli  uomini più rappresentativi della Cultura Italiana del mondo(dalle ore 10,20 alle 19). Domani si terrà una commemorazione alla facoltà di filosofia di Villa Mirafiori dell’Università La Sapienza dove il Filosofo era professore emerito.

“La maschera” o “persona”- del grande Amico e Maestro- somma in sé tutti i caratteri della sua straordinaria, vastissima opera di studioso”. Era  un volto  severo e indagatore, e insieme schivo, pudico quasi, capace di lampi di ironia fino alla dissacrazione, e  insieme attento, in  ascolto di chi gli sembrasse autenticamente in ricerca, fin quasi all’affetto…”  si  apre così il ricordo  di  Massimo Cacciari  nel paginone di Repubblica  di ieri.

E non c’è dubbio alcuno che è stato uno degli ultimi esponenti di quella  cultura generalista degli specialisti e della quale si avverte oggi un ritrovato bisogno.

Lui era l’immagine della Treccani, nella quale ha lavorato per quasi  settant’anni dandole tantissimo fino a diventarne simbolo autorevole e pilastro forte ed insostituibile.

Per  molti studenti   il suo nome e la sua figura sono legati al manuale di storia della filosofia  della storica Casa Editrice Laterza. Per un anno, dal 1993 al 1994, fece parte del CDA della Rai “dei professori”.

Per tutti il prof. Gregory è stato l’intellettuale che ha insegnato a pesare bene in tutto anche a tavola. Io ho avuto il privilegio di averlo conosciuto e di averlo frequentato. Con il garbo dovuto gli offrii di seguirci nell’evento straordinario del Gusta Minori e gli proposi a nome di tutti gli amici del Gusta Minori e del suo presidente Andrea Reale  prima e successivamente di Antonio Porpora che sostituì Reale,  quando fu eletto sindaco. Il professore Gregory a collaborò in maniera determinante a creare insieme a me il premio di letteratura enogastronimica “Minori costa di Amalfi”. Gli proposi di diventare presidente della giuria, che scegliemmo di comune accordo e mi scelse, a sua volta, come segretario generale  e per 15 anni, nel secondo weekend di settembre, a piazza Cantilena, sul sagrato di S. Trofimena, anno dopo anno, abbiamo dato lezione  di enogastronomia con esperti di settori. Giornalisti, autori, editori e chef di chiara fama sotto la guida impareggiabile di uno straordinario maestro di cultura e di buon gusto che ci ha guidati a scrivere belle pagine di storia della cucina italia. La sua pacata insistenza verso l’amico Giorgio NAPOLITANO, in visita alla vicina Positano, permise la sortita del Presidente della Repubblica italiana nella città del gusto in un assolato pomeriggio di Pasqua del 2010, presentandola come sua città adottiva del cuore, e insinuando nel Presidente la curiosità della visita. Si è prestato con entusiasmo e straordinaria disponibilità  a Maiori nella festa  della Melanzana con la cioccolata. Come nelle due edizioni del premio Maior, il premio dei premi  tra i tanti che si tenevano in Italia, e nelle gite a Tramonti, alla trattoria d’autore di Gigino  Reale, a Ravello a Villa  Maria, con  la compagnia allegra e serena dei qualificati membri della giuria. Siamo stati più volte ospiti  della Caravella di Amalfi, dove sia lui che Gualtiero Marchesi hanno lasciato testimonianze di affetto e stima per Antonio Dipino, che appena ha appreso la notizia dell’amico e maestro di cultura e di stile di vita e manifestandomi solidarietà nel dolore, e bene ha fatto ed io ho apprezzato il suo pensiero perché io ritengo che il professor Gregory sia stato e continui ad  essere uno di casa per Minori certamente, ma non solo, per tutti i paesi della Costa d’Amalfi ed io tale lo considero nel ricordo di affetto e stima con cui lo accompagnai anche a Paestum, dove fummo ospiti del grande impareggiabile operatore economico   che ha conquisto l’America con la “mozzarella di Vannullo”, così come lo accompagnai a ricevere un premio  prestigioso nella Liguria  delle Cinque Terre dalle mani della comune amica Adriana Beverini, presidente del parco letterario Eugenio Montale. Anche per questo io ritengo che con Tullio Gregory sia venuto a mancarci una persona  di casa e da oggi noi ci sentiamo più poveri, orfani. Anche per questo mi sento di proporre al Sindaco di Minori e al presidente del Gusta Minori di organizzare una commemorazione pubblica e solenne dell’amico  e maestro di vita e di cultura Tullio Gregory a piazza Cantilena, su quello stesso sagrato di santa Trofimena dove è stato protagonista di  tanti eventi prestigiosi, con l’affetto caldo e la stima profonda di sempre.